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Mafia: pm Di Matteo, Ciancimino non ha mai falsificato documenti

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Palermo, 11 gen. (AdnKronos) - "Con la massima laicità del giudizio, è vero che Massimo Ciancimino ha prodotto i documenti consegnati a rate, probabilmente cercando di mantenere vivo e costante l'interesse nei suoi confronti e nei confronti del suo percorso collaborativo. E' vero che ha detto il falso, dicendo che aveva visto scrivere il padre il nome di De Gennaro che gli è costata una incriminazione, e ha prodotto diverse versioni dei documenti. Ma non c'è mai la prova e soprattutto non c'è un indizio per potere affermare che abbia mai personalmente falsificato uno solo dei documenti che ha consegnato. Anzi". Lo ha detto il pm Nino Di Matteo proseguendo la sua requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Massimo Ciancimino è imputato nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa ma è anche il più importante teste del dibattimento. "Ciancimino è un disordinato - dice ancora il pm Di Matteo - che, dopo la morte del padre, avvenuta nel novembre 2002, si è trovato in possesso di una documentazione fluviale, già prima conservata disordinatamente, verso la quale, a sua volta, e almeno fino all'inizio dei suoi interrogatori non ha mostrato una grande attenzione". "Questo è il quadro che ci sembra giusto prospettarvi a proposito dei documenti", ha aggiunto il magistrato.

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