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Mafia: annullata assoluzione D'Alì (Fi), i legali 'Ulteriori costi per giustizia'

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Palermo, 23 gen. (AdnKronos) - "Ci troviamo di fronte ad un rinvio finalizzato a sollecitare la Corte di appello di Palermo a decidere nuovamente se ascoltare o meno testimoni in larga parte già escussi ed a meglio motivarne l'eventuale rigetto". Così gli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino, legali del senatore Antonio D'Alì, commentando la decisione della Corte di Cassazione che ieri sera ha annullato la sentenza con la quale, a settembre del 2016, il senatore di Forza Italia era stato assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per i fatti contestatigli dopo il 1994, mentre per le condotte precedenti era intervenuta la prescrizione. Un verdetto che aveva ricalcato quello di primo grado. Ieri sera, invece, la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura generale di Palermo e ha ordinato lo svolgimento di un nuovo processo presso una diversa sezione della Corte d'appello di Palermo. "Testimoni che, ove ammessi, nulla comunque potranno aggiungere a fatti già esaminati nei dieci lunghi anni di un processo "abbreviato" - dicono i legali di D'Alì - Il che porterà ad altre lunghe attese, ulteriori costi per la giustizia e per giungere alla fine al punto di partenza: l'ennesima assoluzione".

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