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Corruzione: interrogatorio fiume per Montante 'Ho sposato le istituzioni'

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Palermo, 16 mag. (AdnKronos) - Interrogatorio fiume per Antonello Montante, l'imprenditore arrestato con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, che ieri pomeriggio si è presentato davanti al gip Maria Carmela Giannazzo. Un interrogatorio durato circa sette ore e terminato solo in tarda serata, quando Montante, intorno alle 23, ha lasciato il Palazzo di giustizia di Caltanissetta accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Nino Caleca e Giuseppe Panepinto. Presenti all'interrogatorio anche il Procuratore capo Amedeo Bertone e i pm che coordinano l'inchiesta. Come si apprende, Montante, avrebbe respinto tutte le accuse a suo carico, attaccando i suoi più grandi accusatori, gli imprenditori Marco Venturi e Alfonso Ciceri, sostenendo la loro "inattendibilità". Non solo. Quando il gip gli ha chiesto perché tenesse un caveau nella sua abitazione di Serradifalco contenente diversi dossier su politici, imprenditori e giornalisti, Montante avrebbe detto che quella stanza fosse lì a sua insaputa. Ha più volte ribadito di avere "sposato" le istituzioni temendo che adesso "Cosa nostra me la farà pagare". "Ho stravolto la mia vita - ha detto - e sono sicuro che non posso più tornare indietro". "Io non ho mai avuto vantaggi, né appalti, né finanziamenti", ha continuato a ripetere ai magistrati.

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