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Saluto romano, clamorosa decisione dei giudici: la sentenza che fa la storia, cosa succede a chi lo fa

Alessandra Menzani
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Il saluto romano, con il braccio teso in avanti e il palmo verso il basso, è il simbolo assoluto del fascismo e spesso viene messo sotto accusa. Secondo i giudici italiani, che si sono espressi sul tema, va sopportato, non è un reato. Per la Cassazione, il saluto romano è legittimo "solo se utilizzato come omaggio a un caduto", si legge sul Tempo. Ecco spiegata la scelta della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Milano, confermando la decisione con cui, un anno fa, erano stati assolti due esponenti di Casapound dall' accusa diapo logia del fascismo. Tutto risale a una manifestazione che si era tenuta a Milano il 29 aprile 2014. In quell' occasione fu commemorato Sergio Ramelli, studente di destra ucciso a sprangate nel '75 quando aveva 18 anni. I militanti presenti all'evento usarono il saluto come omaggio alla memoria del ragazzo. Una scelta che i giudici hanno ritenuto legittima.

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