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Vittorio Feltri: "Papa Francesco e l'inferno che non esiste, perché ha ragione Scalfari"

Giulio Bucchi
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Anche io come quasi tutti gli italiani sono cresciuto in parrocchia e all' oratorio. La mia formazione è stata di tipo cristiano e non ho di che lamentarmi. Anzi. I preti mi hanno aiutato e sono loro grato. Capisco Eugenio Scalfari che, avendo superato i 90 anni, abbia voglia di conversare con il Papa, capo della Chiesa e quindi autorizzato a discettare dell' aldilà e dell' aldiquà. Alla fine dell' esistenza qualche dubbio e qualche speranza vengono a tutti. In fondo l' ideatore e il realizzatore del quotidiano La Repubblica mi fa tenerezza, ispira simpatia quando, stanco di discutere di Renzi, Berlusconi e Di Maio, si rivolge direttamente al Pontefice per sfogare i suoi cattivi umori. Il quale Pontefice, poi, attraverso l' ufficio stampa del Vaticano, smentisce di aver detto al Fondatore che l' inferno non esiste. Per approfondire leggi anche: Papa Francesco smentisce Scalfari Non so se Scalfari abbia interpretato male il pensiero di Francesco o se questi si sia pentito di aver dichiarato che la massima pena prevista per i peccatori incalliti non sia quella di bruciarsi i glutei tra le fiamme appiccate dal Diavolo. Tuttavia, istintivamente, do ragione a Eugenio, il quale gli attribuisce di aver sostenuto che i tormenti eterni sono fantasiosi. L' ex direttore sarà pure un tipo stravagante, ma non si può negare sia intelligente e creda poco al rogo per le anime dannate, supponendo che neanche Bergoglio si beva certe bischerate. D' altronde ci viene da ridere se i musulmani sono convinti, morendo, di andare in Paradiso dove sono attesi da una settantina di vergini pronte a soddisfare i loro desideri. Pertanto non possiamo rimanere seri dinanzi alla prospettiva, una volta tirate le cuoia, che alcuni di noi - i più cattivi - siano destinati ad essere abbrustoliti sulla brace del demonio. Non desidero sfottere chi ha fede in Dio, ciascuno ha il diritto di confidare in una improbabile vita eterna, ma che i prelati insistano nel raccontarci una frottola assurda quale l' inferno come mèta dei reprobi, è inaccettabile. Ci scambiano per fessi islamici? Andiamo, ragazzi, non esageriamo con le ipotesi catastrofistiche. Signori cristiani, per favore, noi vi rispettiamo, però evitate di prenderci per il culo minacciandoci di essere arrostiti sulla graticola. Che razza di Padreterno sarebbe uno che per vendetta ti infligge un castigo crudele di questa fatta: brucia, coglione. La si pianti di propalare simili castronerie. Piuttosto si legga il Nuovo testamento nel quale non si accenna neppure all' inferno, bensì si cita la Geenna che era una discarica, in pratica. Mi risulta che la Bibbia si limiti a dire che i buoni resusciteranno e che i malvagi rimarranno stecchiti. Tutto il resto è invenzione dei bigotti che non hanno mai letto un testo sacro. Bravo Scalfari. di Vittorio Feltri

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