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Silvio Berlusconi indagato, Antonio Ingroia: "Giusto farlo, è tornato in politica"

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi indagato come mandante per le stragi di mafia? Ovviamente non poteva esimersi dal dire la sua su un'inchiesta lunare uno come Antonio Ingoria, nemico giurato del Cavaliere e sparito da qualsiasi radar dopo aver abbandonato la toga ed essere sprofondato in politica. Ma ora, ovviamente, ritorna. Alza il ditino e spiega: "È un atto doveroso perché quelle dichiarazioni sono talmente gravi che non potevano passare inosservate", afferma riferendosi a quanto detto dai Graviano intercettati in carcere. "Quando furono pubblicate dissi subito che il minimo che la Procura di Firenze potesse fare era riaprire le indagini. Credo che anche Caltanissetta e Palermo dovrebbero prestarvi attenzione, sempre che già non lo abbiano fatto". Non ha dubbi, l'ex pm: "Quelle dichiarazioni rimandano a un rapporto tra Cosa Nostra e Berlusconi che merita un approfondimento. Non si possono accogliere parole simili come un atto di fede, l'attendibilità di Graviano va verificata e l'unico modo per farlo è aprire un'indagine". Dunque, il capolavoro finale: "Berlusconi è tornato in piena attività politica. Davanti a questo suo rinnovato impegno non si possono lasciare punti interrogativi", ha concluso. Insomma, giusto indagarlo poiché ritorato a fare politica. Una teoria assai peculiare.

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