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Berlusconi, il retroscena sul prossimo governo: vuole Sgarbi alla Cultura e Salvini all'Interno

Giovanni Ruggiero
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Solo pensare a un quinto governo Berlusconi fino a poche settimane fa sembrava quasi un gioco da fantapolitica. Ma dopo il trionfo in Sicilia, con il Cav di nuovo valore aggiunto alle urne, e gli ultimi sondaggi che certificano il centrodestra sempre più vicino alla maggioranza assoluta, è sempre più lecito, quasi legittimo, immaginare chi potrà far parte di un esecutivo a maggioranza Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. I nomi a dire il vero circolano da tempo, anzi secondo Repubblica è lo stesso Berlusconi ormai a non farne più un segreto. Il mosaico potrebbe essere composto da Vittorio Sgarbi a capo della Cultura, così come Matteo Salvini ministro dell'Interno. Su questi due punti fermi può ripartire la campagna elettorale del Cav, pronto a rimettere in moto la macchina da guerra che gli ha regalato la vittoria in passato. La strategia è la vecchia quanto efficace presenza costante e ponderata in tv: "Sarò in tv due volte a settimana per tranquillizzare gli italiani con messaggi rassicuranti, contro il populismo dei grillini - riporta il retroscena di Repubblica - e la confusione della sinistra". Il Cav punta grandi aspettative sulle liste che affiancheranno Forza Italia. Non ci sarà solo Rinascimento di Sgarbi e Giulio Tremonti, ma anche qualche ex eccellente con il quale i rapporti sono stati gradualmente riallacciati. Uno di questi sarebbe Raffaele Fitto, con il quale le rispettive diplomazie sono a lavoro per ricucire. Sgarbi snocciola i numeri e trasuda ottimismo: "Berlusconi è favorevole all'accordo con Fitto: "150mila voti ce li porta. Enrico Costa 30mila da solo li prende. Con me e gli altri arriviamo a 250mila, quota di sicurezza per raggiungere la soglia del 3%". A restare fuori dai giochi ci sarebbe solo Stefano Parisi, sempre più impegnato con il suo movimento, sempre più lontano dalle simpatie del centrodestra e del Cav.

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