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Bomba Pd, spunta l'accordo. Bersani, l'offerta imperdibile: "Renzi...?", lo gela con due parole

Giovanni Ruggiero
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Tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani potrebbe presto andare in porto un accordo per presentare candidati in comune nei collegi uninominali. I pessimi segnali arrivati dopo il voto in Sicilia, per non parlare dei sondaggi tombali per il Pd, hanno convinto l'ex premier, secondo un retroscena di Repubblica, a sviluppare un piano per mettere a disposizione di tutti i possibili alleati, da Pietro Grasso e Giuliano Pisapia, fino a Bersani e D'Alema, tutti i 341 collegi che prevedono un solo candidato per coalizione. Un'idea che godrebbe implicitamente della benedizione di Romano Prodi, o almeno in modo indiretto con il suo consigliere di fiducia, Arturo Parisi, che ha ribadito: "Bisogna rendere manifeste le cose che ci uniscono". Renzi potrebbe sottoporre il progetto già domani, in occasione della Direzione nazionale del Pd, alla quale le opposizioni interne arriveranno agguerrite per imporre al segretario una vera apertura alle alleanze con gli ex compagni di partito. Il modello sui collegi si dovrebbe ispirare, ironia della sorte, a quello del centrodestra, diventato ormai un esempio da imitare per il Pd renziano. Da parte sua Bersani nicchia, si affida a Twitter e alla solita ironia per smentire, senza negare: "Citando il noto filosofo, a leggere di questa 'grande trattativa' cado dalle nubi", ha scritto il leader di Mdp citando il titolo di un film di Checco Zalone. Se però Bersani sarebbe disposto ad accettare un'offerta del genere, che evidentemente non gli è stata ancora avanzata, non è ancora così scontato.

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