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Virginio Merola, il sindaco Pd di Bologna revoca il contributo mensile al partito: va con Giuliano Pispaia?

Benedetta Vitetta
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Il sindaco di Bologna Virginio Merola abbandona Matteo Renzi e il Pd. Si potrebbe leggere così la decisione presa dal primo cittadino bolognese, anticipata oggi dall'edizione bolognese del Resto del Carlino, di "revocare il proprio contributo mensile al Partito Democratico, sottraendosi cioè al principio, previsto dallo statuto, secondo cui tutti gli eletti devono versare al partito una percentuale della propria indennità". In più il non versare il contributo "è causa di incandidabilità a qualsiasi altra carica istituzionale da parte del Pd". La mossa di Merola, "che da mesi" precisa l'articolo, "sta flirtando con Pisapia, l'ex sindaco di Milano e oggi leader di Campo Progressista" ha messo in profonda agitazione i vertici del Pd cittadino, all'oscuro di tutto. Proprio due settimane fa, era stato proprio il sindaco ad annunciare di avere in tasca due tessere: quella del Pd e quella di Campo progressista. E l'ultima decisione del primo cittadino apre a nuove speculazioni e a scenari clamorosi: "Dimissioni da Palazzo d'Accursio (sede del Comune di Bologna, ndr)" scrive Il Resto del Carlino, "e candidatura in Parlamento con Pisapia, con il ministro Gian Luca Galletti favorito nel totonomi per sostituirlo". 

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