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Bruno Vespa: La tela di Silvio Berlusconi e l'inquietudine di Salvini

Eliana Giusto
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"E' soprattutto Salvini a beccare Berlusconi, ad accusarlo d'eresia su questa e quella proposta di legge o addirittura d'intelligenza col nemico" e "Berlusconi incassa senza reagire, dice che Matteo è un bravo ragazzo, impulsivo ma alla fine ragionevole". Bruno Vespa, nel suo editoriale sul Giorno svela "l'inquietudine" di Matteo Salvini che in realtà "un fondamento" ce l'ha: "Fino a qualche settimana fa, la Lega era più forte di Forza Italia e Salvini si era illuso di poter fare man bassa dei collegi vincenti".  Ma il Cav da sempre in campagna elettorale riesce nell'impresa di incredibili recuperi e questa volta, continua Vespa, "mette perfino nel conto che al momento di formare le liste a fine gennaio il suo vantaggio attuale di un paio di punti possa crescere. Di qui una diversa ripartizione dei collegi, nei quali occorre far posto alla strategica quarta gamba centrista e forse dare qualcosa in più a una Meloni in crescita". Ma c'è anche un "secondo motivo" dell'inquietudine del leader della Lega, il "dopo elezioni". Il centrodestra infatti "potrà avvicinarsi molto al 40 per cento dei voti", ma non è garantita la maggioranza assoluta. E rivela Vespa, "quando ho chiesto a Berlusconi perché non attacchi mai il Pd, la risposta è stata perché è troppo debole per essere un mio competitore. In realtà il Cavaliere, con il presumibile assenso del Quirinale, vuole dare la sua disponibilità a una pausa istituzionale se la situazione fosse particolarmente intricata". 

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