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Pietro Grasso, come fa lo snob di sinistra perché non lo invitano in tv: "Mi sono candidato in Parlamento, non a X Factor"

Giovanni Ruggiero
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L'ultimo miracolo realizzato dal candidato di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, è stato riportare la sinistra italiana alle idee di almeno vent'anni fa. I nipoti dei comunisti nostrani da qualche anni sembravano aver fatto pace con la modernità, accettando anche di andare in tv per confrontarsi con gli avversari politici, dopo vent'anni di ceffoni berlusconiani incassati senza colpo ferire. Doveva arrivare Grasso per risentire qualcuno criticare la presenza dei politici in tv, quello stesso strumento diabolico che trasmette reality e talent. L'idea geniale di Grasso è di portare avanti la sua campagna elettorale facendo a meno del mezzo di informazione usato dalla quasi totalità di italiani, e il motivo spiegato in un'intervista al Corriere della sera, è tutto da ridere: "Mi candido per il Parlamento - ha precisato il presidente del Senato - non per X Factor. Non mi interessa affascinare, né scontrarmi secondo logiche che non mi appartengono. La mia idea di politica non è la battaglia televisiva, ma presentare la soluzione dei problemi. Se è necessario parteciperò ai confronti, ma non amo gli scontri". Certo però qualcuno dovrà dire a Grasso che gli servirà anche qualcuno che lo inviti in tv per poterci andare. G.R. Leggi anche: La spifferata di Bisignani, così Grasso ha fatto tombola

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