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Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: i nomi fuori dall'alleanza, diktat del leghista contro Flavio Tosi

Eliana Giusto
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Passeranno tutti al vaglio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni i candidati della cosiddetta quarta gamba dell'alleanza di centrodestra. Ieri, domenica 7 gennaio nell'incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi si è parlato anche di questo: Raffaele Fitto, Maurizio Lupi, Flavio Tosi, Costa e Cesa e tutti i loro uomini dovranno superare una sorta di test di ammissione.  Leggi anche: Il diktat del leader della Lega: cancellare la Riforma Fornero Solo se non ci sarà il veto di uno dei tre leader potranno essere candidati. Per esempio, su Tosi il no di Salvini, riporta il Corriere della Sera in un retroscena, è forte e chiaro. Ergo all'ex sindaco di Verona, che ha tradito la Lega, non verrà dato un collegio uninominale. Ad Arcore si è parlato anche di quegli esponenti di Insieme per l'Italia che hanno sostenuto i governi del centrosinistra e che per questo risultano "compromessi". Quindi sono a rischio i destini di Enrico Zanetti (Scelta), già vice ministro dell'Economia con il governo Renzi, e di Maurizio Lupi, alla guida di Ap alla Camera, che ha sostenuto fino all'ultimo il governo Gentiloni. "Certo, Lupi e Zanetti possono sempre candidarsi nei listini proporzionali di Insieme per l'Italia...", si è detto ad Arcore. Però, sottolinea Forza Italia, la "forza territoriale" può essere determinante e il consenso di Lupi in Lombardia non è da sottovalutare, come non va dimenticato il peso di quel che resta di Scelta Civica rappresentato dalla figura di Zanetti.

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