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Matteo Salvini contro Silvio Berlusconi sul tetto al 3%: "Non esiste, prima gli italiani"

Andrea Tempestini
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Tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi volano metaforici stracci. Nel centrodestra si apre un nuovo fronte, un durissimo scontro sul tetto del 3% imposto dall'Europa. Lunedì, il Cavaliere a Bruxelles ha rassicurato i vertici del Ppe, affermando: "Abbiamo presentato il nostro programma al Ppe, la cosa importante è la nostra volontà di rispettare la regola del 3 per cento del deficit". Leggi anche: Trionfo Cav, piega Salvini: chi piazza in lista Volontà che però il leader della Lega non condivide, affatto: "Il numerino 3, se danneggia le imprese e le famiglie italiane, per noi non esiste". Così riferendosi al tetto del rapporto tra deficit e Pil: "Se ci sono regolamenti Ue che danneggiano le famiglie italiane quei regolamenti per il governo Salvini non esistono: come la Bolkestein, la direttiva Banche", puntualizza sottolineando come si tratti del "punto tre" del programma del centrodestra". E ancora, Salvini a Montecitorio ha aggiunto: "I vincoli europei sono una gabbia, noi vogliamo aprirla e se ci riusciremo con l'accordo di tutti saremo felicissimi. Se fossimo invece sotto ricatto, per noi verrà prima l'interesse nazionale". E ancora: " "Noi cominceremo una trattativa che mette prima l'interesse nazionale, come concordato nel programma" del centrodestra, "essendo fiduciosi di cambiare le regole che in questo momento sono una gabbia. Se fossimo sotto ricatto, per noi viene prima l'interesse nazionale. Esiste un partito che si chiama +Europa. Se non ci chiamassimo Lega, ci chiameremmo +Italia", ha concluso.

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