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Matteo Renzi: "Dario Franceschini lavorava all'accordo col Movimento 5 Stelle"

Matteo Legnani
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Furibondi. Perchè, con la sconfitta in tasca, avevano già pensato a tutto per tenersi le poltrone e restare a Palazzo Chigi. E invece no. Perchè Matteo Renzi s'è messo di traverso, dicendo che darà sì le dimissioni ma una volta che il nuovo governo sarà entrato a Palazzo Chigi e appena prima di avviare il percorso congressuale per la sua successione. Per questo, appena finita la conferenza stampa di Renzi, ieri alcuni pezzi grossi del Pd sono saltati in aria, accusandolo di prendere tempo di rinviare... Insomma, di non togliersi dalle scatole e lasciarli liberi di mettere in atto il loro inciucione coi 5 Stelle. Renzi non solo s'è messo di mezzo, ma li ha pure sputtanati, consegnando a Repubblica un virgolettato che fa anche nomi e cognomi degli inciucioni: "Il punto è la linea politica. L'ho spiegato, a Dario Franceschini e agli altri, che lavoravano all'accordo coi grillini: è uno scenario che ci ammazza". E ancora: "Poi, capisco che c'era chi voleva ragionare col Movimento solo per avere la presidenza di una delle due Camere...". E' stato a quel punto che lui ha deciso di mettersi di mezzo. Leggi anche: Matteo Renzi, furia Pd per le dimissioni rinviate a dopo la formazione del governo

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