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Giorgia Meloni ora è all'angolo, il retroscena e la crisi pazzesca: pronta alla mossa estrema

Eliana Giusto
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Sganciarsi dall'alleanza sì o no? Chiusa la partita delle presidenze delle Camere si apre quella del governo e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, terza forza della coalizione di centrodestra, deve risolvere il dilemma: sostenere un eventuale governo M5s-Lega, rompendo così l'alleanza di centrodestra o restare all'opposizione in caso di strappo di Matteo Salvini. Per approfondire leggi anche: Giorgia Meloni: "Incarico di governo al centrodestra, a meno che Di Maio e Pd..." Il ragionamento è sulla proposta da recapitare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le consultazioni, riporta il Giornale. La sua idea era quella di un governo di centrodestra con i voti dei singoli deputati e senatori: "Mancano una cinquantina di voti, una distanza che si può colmare con un appello trasversale ai parlamentari. Se aderiscono a precisi punti di programma, non ha importanza da che partito provengono. A meno che non ci sia un accordo tra Pd e M5s, non ho motivo di dubitare che Mattarella farà fare a noi questa esplorazione", aveva detto al Corriere della Sera. Strada difficile e stoppata subito dall'ex capogruppo Pd Ettore Rosato: "La Meloni non troverà voti nel nostro gruppo". Quindi la leader di Fratelli d'Italia potrebbe optare per una opposizione parlamentare. Ma questa strada è rischiosa perché lo scenario di un governo M5s-Lega assegnerebbe al Pd, e non a FdI il ruolo di opposizione. Per questo, una parte del partito non scarta nemmeno l'ipotesi di un accordo con Lega e M5s per sostenere la nascita di un esecutivo. 

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