Matteo Salvini: "Il nome del premier lo facciamo prima a Mattarella"

La prassi è inusuale, nel senso che nessuno, da quando non c'è più il sistema proporzionale puro della Prima Repubblica, è andato prima al Quirinale a comunicare il nome del premier, per poi annunciarlo agli italiani. Così è stato per Berlusconi, D'Alema, Prodi. E anche per Renzi e Gentiloni. Il candidato premier veniva scelto dai partiti o dalle coalizioni. E vincesse il migliore. Solo che, stavolta, il migliore non c'è. Ci sono due che hanno vinto ma hanno anche perso, dato che nè Salvini nè Di Maio ha avuto la maggioranza. Da settimane cercano di mettersi d'accordo e l'ultimo ostacolo è la scelta del premier. Dato che non c'è un Roosevelt o un Miterrand a portata di mano, il timore del duo è che Sergio Mattarella possa respingere il nome che gli verrà proposto lunedì. Ed ecco perchè oggi Matteo Salvini ha tenuto a precisare che "per rispetto, il nome lo facciamo prima al presidente della Repubblica". E anche per non fare figuracce... Leggi anche: Matteo Salvini, la grande paura: il trappolone Di Maio-Mattarella