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Vienna, la prima bimba nata in Austria nel 2018 è musulmana: linciaggio e insulti sul web

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Giulia Tommasi
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Asel, venuta al mondo 47 minuti dopo la mezzanotte del primo gennaio a Vienna, è la prima nata del 2018. Invece di congratulazioni e auguri, la piccola Asel è stata accolta da un'ondata di insulti e minacce. Il motivo? È figlia di una coppia musulmana.  Secondo la tradizione, la foto del Neujahrsbaby tra le braccia dei genitori, Naime e Alper Tamga, è stata rilasciata dall'Associazione degli ospedali di Vienna ed è apparsa su tutti i giornali. Come riporta il New York Times, la rete si è scatenata con insulti e commenti razzisti; "Deportate questa feccia immediatamente" è uno dei commenti sulla pagina Facebook del quotidiano Heute. "Spero in una morte in culla", è un'altro dei commenti e la piccola Asel viene anche accusata di essere una "futura terrorista".  Questo atteggiamento ostile e razzista verso musulmani e rifugiati è sempre più comune dall'estate del 2015, quando 145mila migranti hanno varcato le frontiere austriache. "Sui social media ormai la figura del musulmano è stereotipata" spiega al New York Times la direttrice di un centro che fornisce supporto legale a chi viene attaccato sul web, Barbara Unterlechner, "chiunque sia islamico è visto come un nemico della nostra cultura". "Questa dolce neonata è stata oggetto di un'ondata incredibile di violenza e odio nelle prime ore della sua vita" commenta il segretario generale della Caritas di Vienna, Klaus Schwertner, "è una dimensione completamente nuova dell'odio che può dilagare attraverso il web contro una vita innocente". La Caritas locale ha lanciato una campagna online in difesa della famiglia musulmana, invitando i viennesi a congratularsi con la famiglia di Asel. Nel giro di poche ore, più di 17mila messaggi di auguri sono stati postati. "Benvenuta al mondo piccolina, so che a volte sembra che non sia così, ma qui c'è tanta bellezza e amore" è uno dei messaggi di congratulazioni che sono stati postati.

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