“Si sono risvegliati da un lungo sonno. Parlo di quella decina di sindaci Pd o contigui a quell’area che hanno indirizzato una lettera ai ministri dell’Interno, Matteo Salvini, e della Difesa, Elisabetta Trenta, per segnalare un’escalation di furti e di violente aggressioni nel loro territorio (Cesena, Cesenatico, Valle del Rubicone) e chiedere rinforzi. Sono gli stessi sindaci che hanno boicottato e insultato la Lega Nord e chiunque abbia osato denunciare, in questi anni, la criminalità incalzante e i conseguenti timori nella popolazione”.
Clicca qui per leggere la lettera inviata dai sindaci.
Così Antonella Celletti, responsabile Enti locali della Lega Romagna: “Sono gli stessi sindaci che hanno negato il problema, facendo passare l’insicurezza diffusa per una semplice ‘percezione’ fomentata strumentalmente. A chi, come la Lega, chiedeva più controllo del territorio, le amministrazioni Pd hanno risposto sdegnosamente che volevamo ‘militarizzarlo’. Ovvio, sono stati gli anni dei governi Pd, incapaci di affrontare temi come la sicurezza e quello correlato dell’immigrazione irregolare, senza riempirli di luoghi comuni e stereotipi. Poi la realtà li ha aggrediti. Si sono trovati di fronte gente stanca di essere assalita, derubata, insultata. Oggi chiedono più Forze dell’Ordine e più Polizia locale al Governo di cui, magari, criticano le politiche sulla sicurezza. Bene hanno fatto i sindaci di Gatteo, Sarsina e Sogliano a tirarsi fuori da questa pantomima. Sicurezza e legalità sono le colonne portanti di questo Governo su tutto il territorio nazionale e anche la Romagna ne beneficerà, ovviamente. Ma queste amministrazioni locali devono attivarsi anche in proprio, subito, perché già ne hanno le possibilità e le competenze. E’ bene che se ne renda conto anche il sindaco di Cesena, che non è andato mai al di là di una miriade di lettere inviate a caso e della promessa di un sistema di videosorveglianza costosissimo, non ancora realizzato interamente dopo anni. Sicurezza è molto altro, come gli abbiamo sempre detto, purtroppo inascoltati”.
