Autostrade, le colpe del Pd

Caro Direttore,

Sarebbe utile sapere le risposte che il premier Gentiloni e Matteo Renzi hanno dato alle delegazioni dei lavoratori delle aziende che lavorano sulle autostrade perché in questi anni il Pd ha fatto un Codice degli appalti che dovrà essere molto rattoppato e che ha rallentato i lavori pubblici mentre invece ne avevamo bisogno come il pane. E poi si è diviso sul ruolo delle concessioni autostradali. 

Senza le concessioni autostradali l’Italia non avrebbe le infrastrutture che oggi le consentono di lavorare e di esportare le proprie produzioni. Il Pci con una grande genialità nel 1975 riuscì persino a bloccare con una norma di legge la costruzione delle autostrade quando se c’è un Paese che ha bisogno di infrastrutture è l’Italia. Ma l’Italia non ha le risorse per costruirle.

Il Pd che non conta ha formato una corrente autostradale utile per le preferenze e per i congressi. Il Pd che conta sfoglia la margherita tra concessioni autostradali si o solo la punta come si diceva una volta. 

La stessa cosa sui lavori per le manutenzioni sulle autostrade così che i lavoratori ne pagano le conseguenze e da tempo fanno fatica a prender sonno. Asfaltare non è governare come diceva un detto spagnolo ma qui “non si riesce neanche ad asfaltare” e il nostro Paese cresce molto meno degli altri e continua ad avere una disoccupazione molto alta. Se il Paese vuole ritornare a far crescere l’economia e il lavoro dovrà affidarsi a chi vuole realmente lo sviluppo e sa bene che senza infrastrutture di trasporto moderne, rispettando ovviamente le norme europee e italiane, non si va da nessuna parte.

*Mino Giachino, responsabile Trasporti Forza Italia

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