Oltre 800 firme contro il prete pedofilo a Bagni

A Bagni di Lucca e, in particolare, a Fabbriche di Casabasciana è rimasto il caso dell’estate. L’argomento caldo tra le mura domestiche e nei bar. Don Paolo Glaentzer, il parroco arrestato con l’accusa di aver abusato di una bambina di 10 anni che le era stata affidata e con la quale si era invece appartato nell’auto in un parcheggio di un supermercato di Calenzano, dove è stato trovato nudo, fa ancora discutere nel comune termale.

A Fabbriche di Casabasciana gli abitanti non lo vogliono e temono, tra l’altro, per la vicinanza dell’asilo all’abitazione del fratello dove il sacerdote è stato messo ai domiciliari. Ci sono molti paesani tra gli oltre 860 firmatari della petizione online lanciata a inizio agosto su change.org per chiedere che il parroco sia trasferito in carcere (Ecco il link). Una raccolta di firme sul web, lanciata da Massimiliano Vintaloro e rivolta al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, al quale si chiede di valutare il caso e intervenire perché sia accolta la richiesta della procura di Prato che chiedeva il carcere per don Paolo Glaentzer. Una proposta tuttavia respinta dal gip che aveva disposto i domiciliari.
Sospeso dalla diocesi di Firenze, ‘rifiutato’ da quella di Lucca, che gli ha vietato di esercitare, ricordando il provvedimento della curia fiorentina e sottolineando che il parroco pedofilo non è ospitato in alcuna struttura della canonica, né, evidentemente, lo sarà, don Paolo resta nel mirino anche di parte dell’opinione pubblica a Bagni di Lucca.
“Pensavo che quella bambina avesse 15 anni”, aveva detto agli inquirenti il parroco che quando è stato scoperto ha rischiato di essere linciato dalla folla. Per la bambina, che era seguita dai servizi sociali, è stato invece disposto un sostegno psicologico.
Secondo quanto è stato ricostruito, il sacerdote si era fermato attorno alle 22 del 23 luglio scorso nel parcheggio di un supermercato lungo il tragitto tra la sua parrocchia – una chiesa in provincia di Firenze – e la casa della bambina. Qui, restando all’interno dell’auto, si sarebbe spogliato e avrebbe molestato la bambina. E’ stato un passante che vive nella zona a notare i due nell’auto, in un angolo piuttosto buio. Il parroco era con i pantaloni abbassati quando è stato aperto lo sportello per far uscire la bambina, dando l’allarme al vicinato. Un gruppetto di persone si è così raccolto nel parcheggio. Tra questi c’era anche il padre della bambina e in attesa dell’arrivo dei carabinieri ci sono stati momenti di tensione. Alcuni hanno cercato di colpire il prete, per linciarlo, ma sono stati bloccati dai carabinieri.
Contro la permanenza del sacerdote a Fabbriche di Casabasciana si era espresso anche don Nando Ottaviani, vicario di zona per la diocesi di Lucca che attraverso un video messaggio divenuto virale su Facebook aveva chiesto che don Paolo fosse ridotto allo stato laicale.

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