Ius Soli, Forza Italia Giovani: “Cittadinanza significa anche doveri, non solo diritti”

Anche nella nostra Provincia infiamma il dibattito sullo ius soli e sullo sciopero della fame dei sostenitori che, soprattutto negli ultimi giorni, conta non poche voci contrarie. Fra queste quella di Forza Italia Giovani. “Il sindaco Tambellini – ha spiegato Matteo Scannerini, coordinatore provinciale Giovani di Forza Italia di Lucca – sollecita l’approvazione del testo di legge che consentirebbe ai nuovi nati in Italia da genitori stranieri di essere cittadini del paese a tutti gli effetti. Premesso il fatto che tutto questo offende chi un pasto al giorno lo deve saltare davvero perché genitore disoccupato o anziano con pensione irrisoria, ma questo purtroppo è ancora un taboo in quanto gli italiani nella logica radical chic stanno tutti bene, analizziamo il problema anche dal punto di vista socio/culturale come il Pd ama fare”.

“Si è citata la dichiarazione di indipendenza americana del 1776 – prosegue Scannerini – la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 e la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. Tralasciando che la legislazione americana in tema di cittadinanza è una delle più restrittive al mondo  si parla di inalienabili diritti, libertà e felicità in tutti e tre i documenti. La domanda è: Cosa c’entra con lo Ius Soli tutto questo? Il nostro paese ha sempre aiutato chi ha bisogno di aiuto. Ha sempre garantito la libertà, la tutela dei diritti, sia dei suoi cittadini, sia di coloro i quali scelgono di rifugiarsi da noi per sfuggire a persecuzioni politiche, ingiustizie e guerre”. “La cittadinanza è un tema totalmente differente e molto più complicato. – spiega il coordinatore di Forza Italia – Abbattiamo l’ultimo velo di ipocrisia e prendiamo ad esempio la situazione francese. La Francia ha una legge di cittadinanza che si basa sullo ius soli. Scelta derivante dall’interesse ad assorbire il maggior numero possibile di manodopera straniera a seguito della caduta del colonialismo. Quindi non ci sono certo motivi umanitari alla base. Il risultato è stato trasferirsi in Francia per far nascere il figlio, sfruttare i privilegi che un figlio francese porta ai genitori stranieri (sussidi, permesso di soggiorno) senza nessun interesse ad aderire effettivamente alla cultura e allo stile di vita del paese. Quindi abbiamo fenomeni di ghettizzazione e intere zone di città inaccessibili all’autorità statale. Non basta nascere in un posto se poi vivi, di fatto, in base ad una cultura diversa e contrapposta alla nostra. Bensì devi sentirti parte della comunità dove vivi per esserne cittadino, rispettare le sue leggi, tradizioni, stile di vita. Devi farti carico dei doveri che ti comporta e non pensare solo ai diritti e ai vantaggi che ti dà. Quando cresci – conclude il coordinatore – sei poi liberissimo di diventare italiano perché la nostra legge è già molto aperta da questo punto di vista. In ogni caso la cittadinanza non è indispensabile per vivere, lavorare, e ottenere vantaggi al bisogno in Italia. Questo è dimostrato dai fatti”.
Ad intervenire sul tema è anche il coordinatore regionale giovanile Juri Gorlandi: “Sono reduce da una riunione provinciale tenutasi a Viareggio lo scorso 5 ottobre assieme ai ragazzi del coordinamento provinciale di Lucca. In tale sede – spiega Gorlandi – abbiamo convintamente ribadito la nostra contrarietà all’approvazione di tale testo e previsto una serie di future iniziative che, da ora fino alle elezioni di marzo, copriranno tutta la Toscana. Certamente -pubblicizzeremo tutto ciò a dovere ed invitiamo tutti coloro che fanno parte, assieme a noi, della maggioranza silenziosa a partecipare per impedire l’ennesimo sconsiderato provvedimento frutto di questo, per fortuna uscente, governo Pd”.

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