FdI, in 4000 a Trieste per Congresso Nazionale con deputati messinesi. Mancuso aderisce e divorzia da Ap

Redazione1

FdI, in 4000 a Trieste per Congresso Nazionale con deputati messinesi. Mancuso aderisce e divorzia da Ap

lunedì 04 Dicembre 2017 - 15:36

Il gradimento per il partito, capitanato sempre dal Presidente nazionale Giorgia Meloni, rieletta con ovazione, sta aumentando a giudicare dai “cambi di casacca” su scala italiana con l’adesione di parlamentari di Palazzo Madama. 4000 delegati, provenienti da tutta l’Italia, hanno popolato il PalaTrieste per il secondo Congresso nazionale di Fratelli d’Italia, svoltosi a Trieste lo scorso 2 e 3 dicembre. La provincia di Messina ha testimoniato il suo totale inserimento con i due neo deputati, il barcellonese Antonio Catalfamo ed Elvira Amata ed il Segretario Provinciale Giuseppe Sottile.

Dal territorio peloritano, c’è una novità in proposito che riguarda il santagatese Bruno Mancuso. Il senatore dà così l’addio ufficiale ad Alternativa Popolare.

Altro passaggio considerevole in Fratelli d’Italia è quello di Daniela Santanchè.

Lo scopo dell’Assemblea Nazionale era anche quella di scegliere e proclamare 5 rappresentanti da parte della delegazione di 33 grandi elettori. Si tratta di Federica Musarra, Francesco Basile, Santo Caliri, Daniele Salpietro e Alberto Prestipino.

Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci non ha potuto presenziare per un imprevisto dell’ultim’ora e in sua vece il suo assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo ha fatto la sua uscita in quota Fratelli d’Italia.

A conclusione dei lavori, Giorgia Meloni ha presentato il nuovo simbolo, con il quale verrà lanciata la sfida alle prossime elezioni politiche.

“In soli 5 anni abbiamo fatto un vero e proprio miracolo – sintetizza il Portavoce provinciale Avv. Giuseppe Sottile -, raccogliendo il testimone di una storia malamente finita negli intrighi di Montecarlo e riaccendendo la speranza nei cuori di quanti non hanno mai smesso di credere in una destra sociale, che sia forza di governo non solo di opposizione. Estenderemo all’Italia il modello Sicilia ma con maggiore attenzione nelle candidature. A tal proposito il presidente Giorgia Meloni ha lanciato la proposta di una Commissione di garanzia per valutare tutte le candidature, affinché non si ripeta la campagna elettorale Siciliana”.