Terremoto, il vescovo di Rieti: “Ad Amatrice la metà è tornata, ma serve lavoro”

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“Ad Amatrice sono già tornati in 1.500 su 2.500 dunque oltre la metà. Ma il vero rientro sarà possibile quando si darà certezza su tempi e modi della ricostruzione, dopo il terremoto  dell’agosto 2016, soprattutto se riusciremo a creare anche occasioni di lavoro: le case senza il lavoro non sono sufficienti per la rinascita”.

E’ quanto sottolinea monsignor Domenico Pompili vescovo di Rieti, a margine della presentazione a Palazzo Pio, sede della Radio Vaticana, dell’iniziativa sulla ‘valle del primo presepe: da Greccio a Rieti’. “Il bilancio è ancora provvisorio, ma l’importante è ritrovare un’orizzonte – avverte Pompili – La ricostruzione non può essere semplicemente la riproposizione del com’era dov’era, slogan delle prime ore post-sisma; ma deve essere la ricostruzione non tanto dell’identico quanto dell’autentico, con le necessarie e opportune variazioni e innovazioni”.

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