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Don Luigi Caravella: «Il Papa a Molfetta occasione di crescita per i fedeli»

Angelo Ciocia
Don Luigi Caravella con la pastorale giovanile che si sta occupando dell'arrivo del Papa a Molfetta
Rettore del seminario minore, attende con impazienza l'arrivo del pontefice
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Quindici giorni al grande giorno. Il Papa a Molfetta. Due ore o poco più. Toccata e fuga. Ma un privilegio.

Tantissime le persone attese. Molteplici i molfettesi trepidanti. Credenti e meno credenti, appartenenti a gruppi parrocchiali e laici. Tutti attendono il venti aprile. Tutti aspettano Papa Francesco. Tutti ricordano e ricorderanno don Tonino.

Un evento unico. Un evento a cui Molfetta risponderà presente.

“Mi aspetto, da questa visita pastorale, che si riprendano in mano temi cari a don Tonino e verso cui il Papa mostra grande sensibilità e vicinanza: la pace, la coerenza tra la fede e la vita, l’attenzione a servire i poveri e i giovani senza servirsene – é l’esordio di don Luigi Caravella, rettore del seminario minore – Mi auguro che tale evento aiuti a fare crescere una maggiore disponibilità verso un servizio gratuito e il volontariato”.

Volontariato tema tanto caro e vicino a don Tonino. Volontariato che sarà necessario per permettere il perfetto svolgimento dell’evento. Molti, infatti, i giovani diocesani impegnati nel servizio per garantire il meglio all’interno della zona rossa. Ragazzi con il sorriso che sanno che dovranno fare i conti con tanta gente. Ragazzi che forse non sanno chi sia don Tonino, ma in questi mesi, nei vari gruppi parrocchiali, lo hanno conosciuto nelle svariate vesti.

La veste dell’uomo amato. Del vescovo indimenticato. Colui che, a distanza di 25 anni, attira fedeli da ogni angolo.

“Cosa direi ai fedeli e ai molfettesi? Di vivere questo momento come un’occasione di crescita nella fede personale e di una maggiore appartenenza alla Chiesa, di fare sì che le parole del Papa, che richiama la figura di don Tonino, possano essere messe in pratica – è l’augurio del sacerdote giovinazzese, praticamente molfettese d’adozione – Vorrei che si riscopra una fede più essenziale e più sobria nelle sue espressioni”.

Molfetta si prepara così. Con fede e devozione. Con emozione e ricordi. Con laici e gente di chiesa. Con Papa Francesco e don Tonino Bello. Così distanti, così vicini. Vicini come non mai, qui a Molfetta.

giovedì 5 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 15:08)

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