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Presidenze e Def, prove intesa c.destra-M5S

Brunetta sottolinea: dialogo anche col Pd. La prima grande scadenza è per il 10 aprile, per il Def. Intanto Di Maio su facebook chiarisce: «No governo senza di noi»

Prove di dialogo a tutto campo per il nuovo governo. E da Forza Italia, Renato Brunetta, intervistato da Avvenire, apre «non solo al Pd, ma anche al M5S e auspica «il dialogo per le presidenze delle Camere». Intanto Di Maio su facebook chiarisce: «No governo senza di noi».

Su un eventuale accordo per le elezioni dei presidenti delle Camere, dunque Brunetta che
se si parte dai programmi, più che dalle formule, si scopre che ci sono molte più cose che uniscono». Brunetta spiega che il Def (Documento di Economia e Finanza) «da problema può diventare opportunità». Ma il primo passaggio, ovviamente, è sciogliere il nodo della presidenza della camere. Subito dopo, una volta insediate, «queste già svolgono una funzione di indirizzo e il Def può diventare incubatore della maggioranza». Dal doversi sporcare le mani per stilare un documento credibile nell'interesse di tutto il Paese, potrebbe uscire fuori qualcosa di buono in grado di reggere. «Il centrodestra - prosegue Brunetta - non avendo i numeri per fare da solo si pone a centrocampo, e dice: 'questo è il nostro programma. Discutiamo».

Sulla questione governo, poi, Di Maio replica con una diretta sabato mattina su facebook: «Abbiamo chiesto a tutti responsabilità per formare un governo presieduto dal M5S. Il Capo dello Stato ha richiamato tutte le forze politiche al senso di responsabilità e per questo lo ringrazio perché in ballo c’è l’interesse del Paese. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo lasciare il Paese del caos a causa di una legge elettorale creata per arginare la nostra formazione ma non gli è andata bene. In questo momento il M5S è determinante, un governo senza di noi non si può fare a meno che - e sarebbe un clamoroso insulto alla democrazia - non decidano di fare un governo con tutti contro di noi ma in quel caso sarebbe la loro fine: prepariamo i pop-corn». E sulle Camere? «Siamo aperti a tutte le forze ma chiaramente pretenderemo il riconoscimento del voto degli italiani che ci hanno indicato come prima forza del Paese. E per il governo si dovrà rispettare la volontà dei cittadini». Di Maio attacca quindi il Rosatellum, dicendo che «i partiti hanno avuto la responsabilità di votare pur sapendo che avrebbe generato caos e instabilità, anzi proprio per questo l’hanno votata», e argomenta: «Io sono molto sereno e invito gli italiani a stare tranquilli. Non è più il momento di guardare la politica con distacco ma è il momento di stare uniti, noi abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra forza, è stato il segreto della campagna elettorale e sarà l’arma fondamentale per affrontare questa delicata fase».
10-03-2018

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