Ultime notizie

12 Marzo 2019

Finco incontra il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

di G.I.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Dalla riforma del Codice dei Contratti a quella del codice della strada, passando per il tema della messa in sicurezza del territorio nazionale. Sono questi alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso dell'incontro tra FINCO ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
 

Carla Tomasi, presidente FINCO: "Da più parti si continua a mettere in discussione l’attuale assetto del Codice degli Appalti, enfatizzando aspetti di blocco di lavori che tale Codice avrebbe generato, ma la realtà sottesa a queste critiche e le ragioni sono più complesse di quello che appare e sono spesso strumentali.
In un Paese in la cui pubblica ha impegnato trent’anni per applicare una Legge assai più semplice come quella dell’autocertificazione del 1968 ed a non richiedere (con importanti eccezioni) a terzi documenti già in suo possesso, è oggettivamente complesso applicare una normativa che intercetta il 15% del Pil Nazionale. E ciò anche ammesso che vi sia la volontà politica da parte delle Stazioni Appaltanti e delle amministrazioni di andare in questa direzione, volontà che invece è noto non esserci poiché sottrae potere alle suddette.
FINCO ha sottolineato come la maggior parte delle polemiche e delle voci allarmiste non siano altro che un modo di “far rientrare dalla finestra” ciò che è giustamente uscito dalla porta, come la possibilità di subappaltare liberamente anche il 100% delle opere acquisite in gara, che è stata definitivamente cassata, ed è uno dei punti centrali, se non il punto centrale sotteso a tutte le pretese di chi vuole affossare il Codice".

Sotto il profilo della stasi dei lavori, la presidente ha auspicato una riflessione e presa d’atto circa il fatto che "il mercato è cambiato ed inizia a richiedere tipologie di opere diverse e maggiori qualificazioni d’impresa. Con ciò non si vuole nel complesso dire che il Codice non sia perfettibile e certamente la frammentazione (ed il ritardo) della normativa esecutiva sono un problema, ma fino a quando non sarà completamente applicato non potrà essere seriamente valutato.
In ogni caso le modifiche non debbono depotenziare la centralità della qualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle imprese, anche attraverso il citato abbattimento del limite del 30% del subappalto, limite che va invece mantenuto, o l’applicazione estensiva dell’istituto, pernicioso, dell’avvalimento.
In una parola, i lavori debbono essere eseguiti da soggetti capaci di realizzarli direttamente".

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi