Pd/Capizzi: è solo questione di fiducia

Redazione

Cronaca

Pd/Capizzi: è solo questione di fiducia

16 Dicembre 2017 - 19:56

Fiducia. Ce ne vuole tanta. Ma soprattutto da entrambe le parti. E domani il Partito Democratico di Monreale dovrà dimostrare al sindaco di Monreale Piero Capizzi che di loro, della nuova dirigenza, ci si potrà fidare. Certo, se guardiamo al panorama regionale, e all’elezione del nuovo presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, qualche dubbio a Capizzi rimane. Visto che Miccichè è stato eletto grazie ai voti di quattro franchi tiratori del Partito Democratico, causando anche le ire del commissario straordinario Antonio Rubino: “Mi auguro – ha detto Rubino – che questi signori abbiano la dignità di togliersi la maschera del voto segreto e di chiedere scusa alla nostra gente per il danno incalcolabile che hanno fatto al Pd, a Matteo Renzi ed a tutti noi”.

Beghe regionali o meno, chiaro che la situazione in piccolo avrà ripercussioni anche in campo monrealese. Domani il congresso stabilirà la nuova dirigenza. Rubino, da dimissionario, ha pensato bene di “sospendere” i suoi assessori: “Sarà compito della nuova dirigenza decidere cosa fare con Capizzi”. I due si sono incontrati e parlati. Capizzi ha fatto intendere che vuole continuare con il Partito Democratico. Ma ha bisogno di fiducia. Vuole avere la certezza che anche dall’altro lato la fiducia sia ripagata. In questo momento insomma le due posizioni sono un po’ distanti. Perché il sindaco in questo momento è stato lasciato praticamente da solo. Anche lo stesso Pd ha, passateci il termine, dato la patata bollente allo stesso Primo Cittadino che, a senso del partito, dovrebbe rivoluzionare la Giunta. Del genere “noi con quelli di destra non ci stiamo. Se tu vuoi stare con noi togli tutti”.

Ma nel frattempo, però, dal lato del Partito Democratico non c’è una presa di posizione che potrebbe spingere Capizzi a far pendere l’ago della bilancia proprio dal lato del Pd monrealese. Del tipo che la nuova squadra degli assessori potrebbe essere selezionata tra i 5 consiglieri rimasti del Pd: uno, insomma, tra Ignazio Davì, Sandro Russo, Aurelia Di Benedetto, Manuela Quadrante e Rosanna Giannetto. Del genere, dimostrare al sindaco che loro, nonostante tutto ci mettono la faccia. E questa sarebbe una grandissima dimostrazione di fiducia al sindaco che a quel punto non avrebbe più alcun dubbio. Ancora meglio sarebbe se assessore venisse scelto il nuovo segretario del partito monrealese. Il vertice del Pd di Monreale che scende in campo in prima linea per l’amministrazione di questa città. A quel punto si potrebbe anche pensare ad un progetto più ampio che superi abbondantemente il 2019, anno delle prossime amministrative. Domani e nei prossimi giorni ne sapremo di più.

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