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Altre notizie | 22 febbraio 2019, 08:00

Il volto di Simone Veil sulle buche delle lettere di Nizza

Una scelta forte contro la recrudescenza antisemita e il nazifascismo emergente in Francia. Invitato l’artista C215 (Christian Guémy)

L'immagine di Simone Veil deturpata a Parigi da simboli nazisti

L'immagine di Simone Veil deturpata a Parigi da simboli nazisti

Per combattere l'antisemitismo, che ha registrato gravi fenomeni di recrudescenza,  il Sindaco di Nizza Christian Estrosi ha invitato una delle vedette dell’arte di strada, C215 (Christian Guémy)  a Nizza, perché realizzi un ritratto di Simone Veil sulle cassette delle lettere poste lungo la Promenade du Paillon.

Una di queste opere sarà conservata in municipio e farà parte delle collezioni della città. 

"Ho provato una profonda indignazione che mi ha ferito, ha detto Christian Estrosi, alla  vista del ritratto di Simone Veil coperto di svastiche sulle cassette delle lettere del municipio del 13 ° arrondissement di Parigi; questo bellissimo ritratto realizzato dall'artista C215 in occasione della sepoltura di Simon Veil al Pantheon . Un altro atto antisemita nel nostro Paese che indigna e che occorre combattere”.

C215 (Christian Guémy) è un artista di strada,  nato nell'ottobre del 1973. Vive e lavora a Vitry-sur-Seine, nella Grande Parigi, località nella quale ha invitato centinaia di artisti internazionali invitandoli a trasformare la sua città.

I suoi soggetti preferiti sono l'infanzia, gli svantaggiati, gli anonimi, gli amanti, ma anche gli animali (cani, gatti e uccelli), particolarmente presenti nei suoi quadri urbani. Il suo modello principale è sua figlia Nina, nata nel 2003. I suoi volti dai tratti espressivi anonimi testimoniano la sua ricerca di umanità.

Nel 2017, C215 e molti altri artisti hanno lavorato ai Puces de Nice, trasformando il luogo in una vera e propria galleria d'arte all'aperto. In quell’occasione C215 aveva realizzato un ritratto dell'artista Ernest Pignon-Ernest.

Simone Veil è stata una figura politica di primissimo piano, deportata, sedicenne,  dai nazisti in un campo di concentramento,  incarnava, per i francesi,  la memoria vivente della Shoah. Dopo il conflitto imboccò la carriera di magistrato, che lasciò per dedicarsi alla passione politica.

Centrista, laica, di forte spessore morale e civile, nel 1974 divenne ministro della Sanità nel governo Chirac, carica che mantenne anche nei successivi tre governi presieduti da Barre sommando anche la responsabilità della sicurezza sociale. Sostenne e fece approvare la legge che regola l’interruzione volontaria della gravidanza.

Nel 1979 venne eletta al Parlamento Europeo e ne divenne il suo primo Presidente: venne rieletta euro deputata anche nel 1984 e nel 1989. Dal 1993 al 1995 ricoprì nuovamente l’incarico di Ministro della Sanità e degli affari sociali nel governo presieduto da Balladur.  

Beppe Tassone

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