Tunnel borbonico

Il Tunnel borbonico è una delle gallerie più affascinanti di Napoli. Fu costruito per volontà del re Ferdinando ll di Borbone, tra il 1853 e il 1855, dall’architetto Errico Alvino. Il sottopassaggio era completamente realizzato in tufo e cocciopesto, in modo tale da rendere la struttura impermeabile. La cavità sotterranea, che attraversa la collina di Pizzofalcone, aveva lo scopo di creare una via di fuga per i monarchi, dal Palazzo Reale di Napoli, situato nell’odierna piazza del Plebiscito, al porto, dove erano ancorate le navi. La galleria fu chiusa per la destituzione dei Borbone, dopo l’Unità d’Italia.
Nel corso della seconda guerra mondiale il traforo fu usato dalla popolazione come riparo dai bombardamenti. Dal 1970 fu destinato infine a deposito giudiziario. Soltanto di recente l’importanza della Galleria è stata rivalutata grazie ad un gruppo di speleologi, che ha deciso di liberare il tunnel dai detriti accumulatisi negli anni, riportando alla luce oggetti lì custoditi e lasciati dalla popolazione durante i bombardamenti. Nel 2010 è stata poi finalmente aperta al pubblico e ad oggi è usata come scenario di spettacoli ed itinerari nell’arte.
Il visitatore può quindi imbattersi in oggetti di svariata misura e di diverso genere: dalle più comuni tazzine da caffè ad auto d’epoca, gustando contemporaneamente rappresentazioni teatrali che acquistano, nel magico scenario della galleria, una atmosfera particolarmente suggestiva.