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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

La sinistra europea riparte da Napoli: via ad un nuovo progetto transnazionale

Nel cuore del capoluogo campano il primo grande incontro tra i membri fondatori del nuovo soggetto politico pronto a scendere in campo alle Europee 2019 e che vedrà in prima linea, tra gli altri, Varoufakis, de Magistris e Hamon

Yanis Varoufakis, ex Ministro delle finanze della Grecia e fondatore del movimento europeo DiEM25, il Sindaco di Napoli e presidente del movimento demA Luigi de Magistris, l'ex segretario del Partito Socialista francese, due volte ministro in patria e candidato alle presidenziali francesi del 2017 Benoit Hamon, e rappresentanti di numerose forze progressiste provenienti da Germania, Polonia, Danimarca, Grecia e Portogallo si sono incontrati a Napoli per gettare le basi per la costruzione di una lista transnazionale in vista delle Elezioni Europee 2019.

La prima tappa alla Domus Ars di Santa Chiara, per un lunghissimo meeting tra i membri fondatori della nuova lista. Successivamente l'incontro con la stampa a Palazzo Venezia, per illustrare quanto emerso dalla prima grande riunione del nuovo soggetto che vedrà presto la luce.

Giustizia sociale, contrapposizione alle politiche di austerity della 'troika' e ricostruzione di una coscienza di sinistra gli obiettivi comuni del nuovo progetto politico pronto a decollare, con una lista, un programma ed un candidato comune da presentare al prossimo appuntamento elettorale continentale.

La sinistra europea riparte da Napoli © M.Parisi/NapoliToday

"Oggi da Napoli parte un appello aperto a tutti i progressisti europei per ridare una speranza a tante persone. Per la crisi sistemica del Vecchio Contunente serve una soluzione sistemica come una politica transnazionale. Nonostante tra noi ci siano delle differenze nazionali, noi saremo un'unica lista transnazionale. Oggi abbiamo parlato soprattutto del percorso di strumenti, non di politiche precise, ma sull'immigrazione noi europei dobbiamo renderci conto di una verità storica: per mille anni abbiamo mandato europei in ogni parte del mondo, abbiamo conquistato tutto il mondo, adesso siamo diventati vecchi in Europa ed il flusso dell'immigrazione si è invertito. Non dobbiamo opporci a questi flussi migratori, ma dobbiamo rendere quest'immigrazione utile per noi e per chi immigra", ha spiegato Yanis Varoufakis.

"Oggi c'è una parte della sinistra in Europa che si è spostata a destra. Noi siamo l'unica alternativa credibile alle politiche della Merkel e di Macron", ha affermato Benoit Hamon.

"Oggi un progetto di costruzione di un'Europa dei diritti, di giustizia sociale per i suoi popoli parte proprio da Napoli. Un riconoscimento per quanto fatto in città in questi ultimi anni, che ci riempie di orgoglio e responsabilità. La nostra è una città ribelle che ha dato e dà voce a movimenti, a tanti giovani e a persone in difficoltà, che è soffocata dalle politiche liberiste, ma che non si è mai piegata. Da qui diciamo basta all'Europa delle tecnocrazie, degli oligarchismi, dei fascismi, delle mura e del filo spinato. Da oggi inizia un viaggio importante, complicato, pieno di rischi e responsabilità, ma anche di grande entusiasmo. Noi vogliamo un'Europa diversa. Abbiamo un programma ambizioso", le parole di Luigi de Magistris.

LA SITUAZIONE POLITICA IN ITALIA - A margine dell'incontro con la stampa a Palazzo Venezia, due osservatori esterni d'eccezione come Yanis Varoufakis e Benoit Hamon, si sono soffermati anche sul quadro politico emerso dalle recentissime elezioni in Italia.

"In Italia nessuno ha vinto le elezioni, ma a perdere è stato il popolo italiano. Alcune proposte dei 5 Stelle sono interessanti, altre sono di difficile implementazione, come ad esempio quella relativa al reddito di cittadinanza. Soprattutto, non hanno una proposta seria sull'Europa. Cio' di cui gli italiani devono preoccuparsi è che per anni non hanno avuto un Governo capace di avere un piano che rendesse l'Italia sostenibile all'interno di un'Europa sostenibile. L'impasse in cui si trova in questo momento l'Italia, è il risultato di un'incapacità a livello nazionale ed europeo di fornire una soluzione che fosse sostenibile. La cosa peggiore che può succedere è l'ennesimo Governo formato da un presidente, basato su accordi nel retrobottega, che non farebbe altro che perpetuare questa situazione. Non ci può essere un Governo con il solo Movimento 5 Stelle da solo, ma l'unica possibilità è un governo di coalizione che renderebbe di fatto ogni forma di cambiamento impossibile. Magari con un allargamento al Pd, che proporrebbe politiche pro-establishment", il parere di Varoufakis.

"Il Movimento 5 Stelle ha alcune idee interessanti, ma anche tante contraddittorie. Non so quanto sarebbero realmente felici di governare il paese", ha aggiunto Hamon.

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