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POLITICA | 17 aprile 2018, 16:58

Fratelli d'Italia contro le politiche Pd sui rifiuti: "Abbandoni nel Biellese sono loro responsabilità"

Marzio Olivero

Marzio Olivero

Davide Zappalà, Filippo Baù, Marzio Olivero e Livia Caldesi di Fratelli d'Italia aprono la questione dell’abbandono dei rifiuti e gli effetti devastanti che questo ha sull’ambiente. “Da ormai più di due anni denunciamo periodicamente gli effetti devastanti delle politiche ambientali adottate dal Comune di Biella - affermano gli esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni - con l’introduzione della Tarip, tanto voluta dall’assessore Presa, è esploso il problema degli abbandoni dei rifiuti che interessa i tanti Comuni biellesi che si sono trovati a dover sostenere direttamente i costi necessari per la loro rimozione. Ciò avviene nell’ingiustificabile silenzio del Presidente della Provincia che nel socializzare attraverso Cosrab i costi della pulizia delle strade provinciali sui Comuni biellesi, attribuisce furbescamente la responsabilità alla sola inciviltà di alcuni. Comodo puntare il dito sugli “incivili” – che si sarebbero tra l’altro materializzati sul nostro territorio solo dal 2016 – per tacere delle gravi responsabilità del suo “compagno” di partito Presa. Anche perché le irragionevolezze di Presa, i silenzi di Ramella e la servilità del Presidente Marampon non solo hanno già causato danni ambientali senza precedenti ma trascineranno in grosse difficoltà la società Seab ed i suoi 200 dipendenti".

Il problema, secondo Fratelli d'Italia, "è serio e grave perché Seab dovrebbe essere ovvio per tutti, non potrà anticipare ancora a lungo i costi del servizio prestato su Biella e non potrà farsi carico per sempre degli insoluti del capoluogo. E’ così evidente che Presa (PD), Ramella (PD) e Marampon (PD) non possono non rendersene conto e sorprende la loro assoluta indifferenza. Il sospetto è che non si preoccupano oggi dei danni che causano e dei debiti che accumulano perché tanto domani dovranno essere altri a risolvere i problemi e pagare i debiti".

Gli appelli a sindaco di Biella, al presidente della Provincia e al presidente di Seab sono rimasti inascoltati: "Ora daremo notizia di quanto sta avvenendo alla Regione Piemonte affinché sia al corrente del fatto che dietro al raggiungimento di buoni risultati in termini di differenziata possono nascondersi politiche drammaticamente dannose per l’ambiente che, evidentemente, non tutti gli Amministratori locali hanno la volontà o la capacità di governare. Coinvolgeremo i nostri sindaci perché chiedano a Cavicchioli la convocazione dell’Organismo di Controllo e coordinamento di Seab. Interesseremo infine il nostro parlamentare perché si faccia interprete a Roma della necessità che le politiche ambientali siano innanzitutto politiche culturali e che la normativa sulla gestione dei rifiuti non possa tradursi aridamente nell’obbligo di raggiungere obiettivi perché, lo vediamo, gli effetti posso rivelarsi tragici".

l.l.

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