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Attualità Rimini

Regalie e contrasto alle molestie. Il comune anticipa le indicazioni del Ministro Madia

In foto: Il ministro Madia
Il ministro Madia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 4 dic 2017 14:29
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Contrastare molestatori e ma anche i regali ai dipendenti pubblici. Il comune di Rimini ha anticipato con norme ad hoc alcuni dei punti che saranno inseriti nel nuovo contratto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, annunciati questa mattina dal Ministro Madia. Per quanto riguarda le norme a contrasto dei corruttori il codice del Comune di Rimini è ancora più restrittivo di quella nazionale perché prevede che il dipendente “non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente, per un massimo di 100 euro, (150 indicati a livello nazionale)”. In particolare “i dipendenti e dirigenti cui siano affidate funzioni di vigilanza e controllo, compresi tutti gli operatori della Polizia municipale, non possono ricevere da soggetti privati alcun regalo o utilità, nemmeno di modico valore”.

Per quanto riguarda il capitolo relativo alle molestie, il Comune di Rimini ha invece già previsto all’interno del piano triennale delle azioni positive per le pari opportunità – appena approvato dalla Giunta – la possibilità di adottare uno specifico codice di condotta contro le molestieper contrastare comportamenti lesivi della dignità dei dipendenti e tutelare chiunque sia fatto oggetto di qualsivoglia atto o comportamento integrante molestia morale, sessuale, di genere – che produca un effetto pregiudizievole e discriminante nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori”. La Madia prevede una mappa dettagliata delle condotte da evitare, degli obblighi da rispettare se non si vuole incappare in sanzioni che vanno dal semplice rimprovero verbale all’espulsione, fino al licenziamento per chi si macchia di molestie sessuali o comunque di particolare gravità, quando il tutto non è riconducibile a un singolo episodio.

Il pugno duro previsto dalla Madia – commenta il vicesindaco Gloria Lisi – contro molestatori e corruttori è il frutto di una mutata sensibilità verso problematiche sempre più sentite dai lavoratori e dall’opinione pubblica. Nel processo di riforma dell’Ente stiamo lavorando su questo ma anche sul senso di appartenenza e l’esempio che, per primo, ogni dipendente pubblico deve dare alla propria comunità. Anche se non si tratta di novità assolute, queste modifiche rinforzano il cambio di passo culturale che la Pubblica Amministrazione, in primis, è chiamata a compiere. Comportamenti che come Comune di Rimini abbiamo in grande parte già inserito da tempo nel nostro Codice di comportamento e che recepiremo comunque con grande convinzione e celerità”.