Di Ninni
'Tinarìll e Masànd' nella morsa della guerra a San Salvo
Guerra a san salvo
Il racconto di Michele Molino
10/01/19

Gli ultimi giorni di ottobre del 1943, San Salvo era sotto l’occupazione tedesca; la gente dovette sottostare alla spregiudicatezza e alla crudeltà dei soldati della Germania. I vecchi parlano tutt’ora di una sfortunata vicenda di due commercianti salvanesi, cioè di Luigi Di Rito 'tinarìll' di Peppino Evangelista 'masànd'. La loro storia cominciò, quando tre soldati tedeschi rimasero intrappolati nella melma con tutto il loro carro armato; fu talmente inutile prodigarsi per tirarlo fuori, che per la sua liberazione furono costretti a chiedere aiuto ai salvanesi. Mentre il sole tramontava, i militari scesero per vedere se c’erano automezzi blindati nelle zone di transito, ma non videro nessuno. A quel punto misero in atto la perquisizione nelle abitazioni. In poco più di mezz’ora, riuscirono a trovare una ventina di persone di mezza età, insieme ai due giovani commercianti Luigi Di Rito e Peppino Evangelista, noti per soprannomi che gli amici del borgo avevano affibbiato loro, cioè: tinarìll e masànd. All’invocazione del guidatore, la comitiva cominciò a spingere sul lato posteriore del mezzo corazzato. Un soldato tedesco segnalò agli altri due compagni d’armi di aver visto che in mezzo ai soccorritori, i più giovani di tutti (tinarìll e masànd) non spingevano al massimo, ma dosavano le forze. Afferrò tutti e due per il bavero e li condusse verso un fitto boschetto. Stava per massacrarli con la mitraglia, ma un istante prima di compiere la strage, il carro armato cominciò a muoversi, e pian piano a risalire il pendio; il tedesco a quel punto si rimise a tracolla la micidiale arma. San Vitale li aveva protetti.

Michele Molino

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