Di Ninni
Forza Nuova e SINLAI: "La Trignina va messa in sicurezza, non si può morire per andare a lavoro"
Incidente trignina
"Pronti alla protesta"
31/07/18

La strada statale 650 Trignina, ormai tristemente nota alle cronache, continua a mietere vittime.

Pur essendo una strada altamente trafficata, nonché uno snodo stradale fondamentale, la mancanza di due corsie per senso di marcia e lo stato di totale abbandono in cui versa ogni anno richiedono un considerevole tributo di sangue.

Questa volta è toccato a Luca Cormani, non ancora 40enne, vastese, che stava recandosi al lavoro.

Per lui un posto di operaio in una fabbrica della zona, la Granito Forte S.p.A., nonostante fosse laureato. Eppure, alle cinque di mattina, come di consueto, stava percorrendo la Trignina per andare al lavoro, un'ultima volta.

Da domani, infatti, un giovane operaio non timbrerà più il cartellino, non saluterà più i colleghi, non abbraccerà più la sua compagna e sua figlia; per colpa della negligenza delle istituzioni che, nonostante i proclami sbandierati, hanno destinato la SS650 all'incuria ed al conseguente record di morti e incidenti stradali.

Per queste ragioni, affinché nel 2018 in Italia non accada più ad un operaio di perdere la vita mentre va al lavoro, Forza Nuova ed il Sindacato nazionale dei Lavoratori Italiani dicono basta e preannunciano, qualora nulla sia fatto entro breve per risolvere l'annosa problematica e mettere in sicurezza la Trignina, che sono pronti ad organizzare un moto di protesta. 

La politica quella sana e vera, attenta ai problemi sociali, deve intervenire!

Ufficio Stampa SINLAI