Dazi Usa-Cina: i colloqui escludono per ora la guerra commerciale

di Francesco Cirillo

La delegazione guidata dal vice premier cinese Liu He, inviato speciale del presidente cinese Xi Jinping, ha affermato di aver avuto colloqui positivi con la contro parte americana. Secondo Liu He i colloqui hanno evitato l’inasprimento della minaccia rappresentata dalla guerra commerciale che poteva esplodere tra le due principali economie mondiali. Secondo il capo delegazione vi sono state riunioni costruttive, pragmatiche con la controparte americana guidata dal segretario al tesoro Steven Mnuchin. Le due parti in questione hanno concordato di non voler far iniziare nessuna trade war e di abolire l’inserimento di tariffe doganali sia da parte di Pechino sia da parte di Washington.
Secondo il vice premier i legami economici sino-americani sono estremamente importanti tra le due maggiori potenze economiche e, per Liu He, dovrebbero essere gestite secondo colloqui e dialoghi bilaterali costruttivi nei prossimo futuro.
Su questo delicato tema anche l’ex vice ministro del commercio cinese Wei Jianguo ha affermato che la collaborazione Pechino-Washington in campo commerciale porterà grandi benefici sia ai consumatori che alle imprese delle due nazioni con enormi contributi all’economia internazionale, visto che sia quella cinese che quella statunitense solo fortemente legate ed interconnesse a quella globale; ha aggiunto inoltre che le importazioni di beni e servizi dai principali mercati esteri, compreso quello statunitense, daranno un forte aiuto a soddisfare la crescente domanda interna alla Cina. Ciò, secondo l’ex vice ministro del Commercio cinese, potrebbe ridurre i deficit commerciale degli Usa nei confronti di Pechino. Le due delegazioni hanno concordato la necessità di dover attuare misure per ridurre il deficit commerciale americano. Nella dichiarazione congiunta di sabato 19 maggio i due paesi hanno affermato che Pechino aumenterà l’acquisto di beni e servizi Usa per contribuire alla crescita economica americana.
Nel comunicato i due paesi hanno concordato un aumento delle esportazioni statunitensi di prodotti agricoli per rafforzare il commercio di beni e di servizi manifatturieri.
Perciò lo stesso Liu He ha affermato che verranno istituiti tavoli di lavoro per i settori citati nel comunicato, soprattutto quello del settore agricolo. Lo stesso Liu ha dichiarato che “Forse alcuni ministri dell’amministrazione statunitense potrebbero venire a Pechino con i loro gruppi di lavoro”.
Liu in conferenza stampa ha affermato che Pechino è pronta ad aumentare beni del mercato statunitense ricevendo le volontà dello stesso presidente cinese Xi, legata alla riforma del mercato interno cinese.
Le dichiarazioni positive, dopo i colloqui bilaterali, dimostrano una volontà delle due maggiori potenze economiche di voler dialogare ed evitare azioni unilaterali.
Diversi esperti si sono espressi in merito.
Cher Jiahe, chief strategist della Cinda Securities, ha affermato che è meglio la collaborazione invece del conflitto che poteva coinvolgere non solo le due maggiori potenze ma anche l’intero sistema economico mondiale. Ha aggiunto che tale collaborazione non favorirà soltanto Cina e Usa ma anche la regione dell’Asia orientale e del Pacifico visto la connessione all’interno dell’economia globale; altra opinione è arrivata da Qu Tianshi, economista cinese che lavora presso alla ANZ Group, ilq uale ha affermato che i negoziati hanno evitato un’escalation che avrebbe portato ad una guerra commerciale. Ha aggiunto che questo potrebbe spingere profonde riforme interne al sistema cinese.
Wang Huiyao, fondatore e presidente del Centro per la Cina e la globalizzazione, ha spiegato che le risoluzioni prese in questi colloqui sono positive per giungere ad un rafforzamento delle relazioni bilaterali tra i due paesi.
Secondo Rick Kimberly, presidente della Kimberly Farms Inc basata nello stato dello Iowa, questo accordo dimostra la volontà sia cinese sia americana di voler arrivare a questioni principali e che ci saranno nuove discussioni per limare i dettagli finali dell’accordo.
Tuttavia dal Vice premier Liu He arriva una nota di prudenza. Secondo il capo delegazione ci vorrà altro tempo per giungere a soluzioni definitive riguardanti le relazioni commerciali ed economiche Usa-Cina. Secondo Liu He la Cina aumenterà le importazioni di beni statunitensi e di prodotti agricoli per soddisfare le esigenze dei consumatori cinesi e per ridurre il deficit commerciale degli Usa, ma per i cinesi gli americani si dovrebbero attuare misure notevoli se si vuole veramente ridurre il loro deficit. Infatti diversi economisti affermano che il deficit commerciale degli Usa verso Pechino è il risultato della politica fiscale americana, dei bassi tassi di risparmio degli americani e del ruolo globale del dollaro statunitense.
La China International Import Expo 2018, che verrà inaugurata a Shanghai in novemre, è significativamente importante visti gli sforzi cinesi di aumentare le sue importazioni legate a soddisfare le crescenti esigenze della popolazione cinese e per sostenere una crescita economica di alta qualità.