Germania. Riprese le trattative per un governo Cdu – Csu – Spd. Sciopero dei metalmeccanici per le 28 ore

di Guido Keller

La cancelliera tedesca Angela Merkel continua ad avere difficoltà a formare un governo, dopo che già in novembre era fallita l’ipotesi di una coalizione “Giamaica”, Cdu-Csu, i Liberali e i Verdi (nero, giallo, verde). Con ieri è partita a Berlino una 5 giorni di colloqui a cui prendono parte, oltre a Merkel (Cdu), Horst Seehofer (Csu) e Martin Schulz (Spd). Tutto ruota attorno a quest’ultimo, che a fronte del pessimo risultato alle elezioni (20,5%, con perdita di 5,2% punti e attestamento al minimo storico) aveva dichiarato di non voler prendere più parte ad una Groesse Koalition.
A discutere sono 13 delegati delle tre forze politiche, ma se le trattative dovessero fallire, l’unica alternativa resta quella di nuove elezioni con il rischio che la destra estrema di Alternative fuer Deutschland (Afd: 12,6%, +7,9%) acquisisca ancora più consensi.
I temi sul tavolo degli incontri di questi giorni sono quelli delle tasse, dell’immigrazione, della sanità e dell’Europa.
Intanto in Germania il potente sindacato Ig Metall, che raccoglie i lavoratori metalmeccanici, del tessile, dell’industria automobilistica e dell’elettronica e quindi di colonne portanti della produzione tedesca quali Siemens, Thyssenkrupp, VW, Daimler e Porsche, sono entrati in sciopero per ottenere l’aumento delle retribuzioni e la riduzione volontaria dell’orario settimanale a 28 ore lavorative contro le 35 attuali.
Un accordo per le paghe dovrebbe essere individuato nelle trattative di marzo, mentre per la riduzione dell’orario di lavoro volto a favorire l’assistenza dei famigliari a carico, la strada appare in salita.