India. Inquinamento alle stelle a Nuova Delhi, chiuse le scuole

di C. Alessandro Mauceri –

Il ministro indiano dell’educazione, Manish Sisodia, ha ordinato la chiusura di tutte le scuole a Nuova Delhi fino a domenica come misura preventiva a causa della “condizione di aria a Delhi che sta peggiorando. Non possiamo compromettere la salute dei bambini in una tale condizione. Ho chiesto a tutte le scuole di rimanere chiuso fino a domenica”, ha detto Sisodia. Già qualche giorno fa il governo aveva ordinato la chiusura delle lezioni fino al grado V e vietato attività all’aperto o assemblee il mercoledì in tutte le scuole della città della città.
Stando a quanto riportato da alcuni giornali locali la città, che ha milioni di abitanti e quasi duemila scuole, da giorni è avvolta in una cappa di nebbia e smog che hanno trasformato la capitale in una “camera a gas” come l’ha definita in un tweet il ministro Arvind Kejriwal. “Delhi è diventata una camera a gas. Ogni anno questo accade in questo periodo dell’anno”.
Non è la prima volta che si verifica una situazione simile a Nuova Delhi. Anche lo scorso anno a novembre i livelli di PM 2.5 e PM10 avevano fatto registrare picchi spaventosi. Le cause sono una combinazione di eventi meteorologici e di comportamenti umani.
La gravità della situazione è stata confermata dalle analisi che hanno mostrato livelli di PM2.5 e PM10 (il micro particolato causa di un sensibile aumento di malattie cardiovascolari e cancro ai polmoni, tra l’altro), oltre 70 volte al di sopra della soglia limite stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e decine di volte superiori ai limiti di legge indiani (meno restrittivi). In particolare il livello delle polveri sottili (PM2,5) registrato in diversi quartieri di Delhi era tra 400 e 700 ppm (il livello soglia suggerito dall’OMS è di 25).
Diverse le cause. La prima è il livello di emissioni inquinanti provenienti dalle automobili e dalle fabbriche. Ma anche la combustione di ogni genere di sostanza combustibile (primo fra tutte il legname) a causa del freddo. Secondo il Comitato indiano di controllo dell’inquinamento atmosferico, la situazione sarebbe stata aggravata dalle condizioni meteorologiche, in particolare le basse temperature, l’alto tasso di umidità e l’assenza di vento. L’inquinamento dell’aria è uno dei maggiori problemi del paese che, se da un lato ha la possibilità di rinviare l’obbligo di ridurre le emissioni (per il fatto di non essere un paese sviluppato), dall’altro si trova ormai a dover far fronte a grossi problemi legati alla salute pubblica: secondo una recente ricerca (i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista the Lancet), l’inquinamento atmosferico, terrestre e delle acque sarebbero la causa di milioni di morti premature.
La Indian Medical Association ha dichiarato che Nuova Delhi è un’ “emergenza sanitaria pubblica” e ha fatto appello al governo per fermare gli sport all’aperto e altre attività di questo tipo nelle scuole per proteggere la salute dei bambini. Nel tentativo di abbattere il livello di micro particolato, nei giorni scorsi, è stato anche ordinato lo stop dei cantieri edili e, per ridurre le emissioni delle automobili, è stato previsto un aumento nelle tariffe dei parcheggi e la riduzione del prezzo dei biglietti per i mezzi pubblici.