Libia. Vice ministro di Tripoli dichiara guerra ad Haftar

di Vanessa Tomassini

Quarantotto ore di tempo, non un un’ora in più, né una in meno. E’ questo il tempo che il cirenaico Khalifa Haftar e i suoi uomini del Libyan National Army hanno a disposizione per lasciare Bengasi. A dichiarare l’atto di guerra è stato Il vice ministro dell’Interno del Consiglio presidenziale, Faraj Egaim accusando le milizie armate di Haftar di rapine e spargimenti di sangue con il supporto della tribù di Farjan.
Il vice ministro Egaim ha anche confermato che il mandante dell’attentato contro il suo convoglio dello scorso 5 novembre è stato l’uomo (una volta) forte di Tobruk. L’auto-bomba “appartiene al Comando Generale, appartiene a Khalifa Belgasem Haftar che abbiamo sopportato dal 2014 ed è ormai diventato un problema” ha sottolineato Egaim, definendo il generale un “traditore”, i cui crimini di guerra sono noti a tutti anche a quei Governi che sono scesi a patti con lui. Egaim gode dell’appoggio della stragrande maggioranza delle tribù, in particolare quella di Awagir che nelle prossime ore potrebbe avere un ruolo centrale nella vicenda. In molti sono già convinti che Haftar si ritirerà per non subire la sconfitta, sempre se qualcuno dall’esterno non ci metta lo zampino.