Russia. San Pietroburgo ospita il seminario sulla guerra psicologica, il terrorismo e la geopolitica

di Guido Keller

Si è svolto a San Pietroburgo lo scorso 6 novembre 2017 presso la Facoltà di Relazioni Internazionali dell’Università Statale di San Pietroburgo il seminario “Guerra psicologica nel mondo contemporaneo” organizzato con la partnership dell’Associazione di Studio, Ricerca ed Internazionalizzazione in Eurasia ed Africa (ASRIE) ed il Centro internazionale per gli Studi Socio-Politici e Consulenza (ICSPSC) e la agenzia di comunicazione SAPMAR.
Hanno partecipato all’evento in qualità di relatori Evgeny Pashentsev, professore specializzato in comunicazione strategica presso l’Accademia Diplomatica del ministero degli Esteri della Federazione Russa e direttore di ICSPSC, Giuliano Bifolchi, direttore della OSINT Unit di ASRIE ed analista geopolitico specializzato in relazioni internazionali e sicurezza, ed i professori dell’Università Statale di San Pietroburgo Ruslan Kostyuk (Cattedra in Relazioni Internazionali), Konstantin Pantserev (cattedra in Teoria e Storia delle Relazioni Internazionali), Dmitri Rushchin, (cattedra in Teoria e Storia delle Relazioni Internazionali), Kostantin Golubev (cattedra in Studi Europei) e Galina Nyazova (dipartimento di Anglistica presso Facoltà di Relazioni Internazionali).
Il seminario ha fornito l’opportunità ai partecipanti di discutere tematiche inerenti la guerra psicologica e la comunicazione strategica nel mondo contemporaneo approfondendo i risvolti nel campo geopolitico e della lotta al terrorismo. Particolare attenzione è stata rivolta alla gestione e sviluppo della comunicazione strategica sia all’interno delle grandi compagnie internazionali che nelle politiche statali. L’accento è stato posto anche sul fatto che i media non sono attori che agiscono, ma strumenti per trasmettere le informazioni necessarie e per questo è possibile affermare che hanno la forma di “armi politiche”. La discussione si è concentrata anche sulla necessità di una cooperazione tra i paesi per svolgere una lotta efficace contro il terrorismo internazionale favorendo la cooperazione (creazione di alleanze, programmi) invece che la rivalità tra Stati.
Evgeny Pashentsev ha approfondito il discorso inerente gli strumenti della comunicazione strategica e la guerra all’informazione prestando inoltre attenzione allo sviluppo dell’intelligenza artificiale il quale potrebbe divenire un’ulteriore arma di offesa nel campo della comunicazione e delle relazioni internazionali.
Giuliano Bifolchi ha focalizzato l’attenzione sugli effetti della Crisi Ucraina nella lotta al terrorismo evidenziando come l’allontanamento tra la Russia e l’Occidente a seguito delle sanzioni ha favorito maggiormente lo scontro tra le due parti permettendo alle organizzazioni terroristiche come lo Stato Islamico di diffondere maggiormente il loro messaggio mediatico e la loro ideologia e di propagarsi sia in Russia che in Europa.
Konstantin Golubev nel suo discorso dal titolo “L’egemonia liberale in agonia” ha voluto sottolineare come in un mondo dove qualsiasi organizzazione o governo è in grado di influenzare l’opinione pubblica di altri paesi tramite Internet, è impossibile rispettare appieno i principi liberali in relazione alle informazioni.
Konstantin Pantserev ha raccontato i modi moderni di confronto delle informazioni con l’aiuto dei Social Network osservando che una tale propaganda può essere pericolosa per qualsiasi paese, a prescindere dall’appartenenza delle risorse di Internet. Ha concluso il seminario Dmitry Rushchin che ha analizzato l’utilizzo e la funzione delle tecnologie politiche nella moderna società dell’informazione.