Yemen. Intercettato missile houthi su Ryad. Serie di attentati ad Aden

Notizie Geopolitiche –

Com’era già avvenuto in passato, ieri i ribelli houthi hanno sparato un missile balistico, probabilmente uno Scud sovietico modificato, sull’Arabia Saudita. Il vettore, che era diretto all’aeroporto “Re Khalid” della capitale, è stato intercettato dalla difesa saudita ed abbattuto dopo aver sorvolato la città su un’area priva di abitazioni.
L’azione è in risposta ai continui attacchi in Yemen della coalizione a guida saudita che vede coinvolti Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Bahrain, Qatar e Emirati Arabi Uniti. L’iniziativa saudita ha permesso la ripresa di una parte dei territori acquisiti dagli houthi a seguito del golpe 2015, in particolare del governatorato di Aden, roccaforte del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, mente la capitale e la zona dei principali impianti petroliferi resta saldamente in mano ai ribelli sciiti, che sostengono l’ex presidente Ali Abdallah Saleh.
E’ invece notizia di oggi di la serie di attentati ed attacchi che ha colpito Aden, dove autobombe condotte da kamikaze hanno colpito due commissariati uccidendo un numero imprecisato di poliziotti. Le esplosioni hanno scatenato un incendio domato solo dopo diverse ore.
Secondo il governo riconosciuto dalla comunità internazionale, cioè quello di Abd Rabbo Mansour Hadi, dietro agli attacchi vi sarebbe al-Qaeda.
La guerra nello Yemen ha preso il via nel gennaio 2015 a seguito del golpe degli houthi (sciiti), dietro al quale vi sarebbe l’Iran, che però nega: per mesi i ribelli avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza sciita nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal, di Hajja e dei governatorati di al-Jaw.
Ad oggi le vittime sono quasi 9mila, di cui il 60% civili, ma nel paese è anche emergenza colera e carestia.