POLITICA
Elezioni, in campo anche ‘Potere al Popolo’. Maio: “Daremo voce agli esclusi”
Il candidato beneventano ha evidenziato che alle elezioni del 4 marzo prossimo Potere al Popolo correrà da sola: "Non faremo alleanze né ora né in futuro"Ascolta la lettura dell'articolo
Sono 370 le firme raccolte per la formazione delle liste dei candidati di Potere al Popolo nello scorso week-end tra Benevento, Caserta e Avellino: è solo la prima parte di un bilancio di partecipazione e di contributi definito positivo da Cosimo Maio, noto esponente beneventano del Movimento di Lotta per la Casa e designato candidato alle prossime elezione del 4 marzo già il 10 gennaio scorso a margine della prima assemblea svoltasi a Palazzo Paolo V.
Insieme a Maio per il Sannio ci sono anche Pinuccio Fappiano esponente del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna e a Raffaella De Vita già militante di Rifondazione Comunista.
“In Campania, in Piemonte e in Emilia Romagna abbiamo già raggiunto il minimo necessario, ma stiamo continuando a raccogliere firme e aspettiamo il risultato definitivo su tutto il territorio nazionale. Il simbolo è già stato presentato al ministero dell’Interno la settimana scorsa” – ha detto Maio, contattato da Ntr24 telefonicamente.
La nuova lista, che ha come portavoce Viola Carofalo, ricercatrice precaria in Filosofia all’Università Orientale e attivista del centro sociale napoletano “Je so pazzo”, nasce dal basso, è orientata a sinistra, incorpora lavoratori precari, disoccupati, membri dei sindacati di base e dei centri sociali e si pone come obiettivo “quello di dare voce agli esclusi contribuendo alla riaffermazione dei diritti sociali negati.”
“Vogliamo essere la voce degli scontenti, degli esclusi e raccogliere gli astenuti” – ha detto Maio – portando avanti il nostro motto “dove c’è stato il no, faremo il sì” e continuando le lotte sociali sui diritti negati che facciamo da anni sul territorio.”
Dal diritto all’abitare e alla mobilità, al diritto al lavoro senza precarietà e senza sfruttamento, dalla riconquista dei diritti sociali, alla salvaguardia della natura, dall’affermazione dei diritti delle donne e degli immigrati in un’Europa senza confini ma con corridoi umanitari, sono numerose le declinazioni della giustizia sociale e dell’uguaglianza che prevede il programma di Potere al Popolo elaborato dal basso e che, perciò, tende a riaffermare sovranità popolare e autodeterminazione a tutti i livelli ed in tutti gli ambiti della società.
Potere al Popolo potrebbe essere, dunque, la spina nel fianco di quei partiti come LeU e M5S che si pongono come alternativi al centrosinistra e al centrodestra con l’obiettivo di raccogliere il consenso degli astenuti e dei delusi dalla politica.
Se la soglia minima per accedere al Parlamento è il 3%, Potere al Popolo dovrebbe raggiungere almeno un milione di voti: una mission tutta in salita per un movimento nuovo “che – come ha confermato Maio – non farà alleanze con nessuno né ora né in futuro.”
La sfida con i partiti di lungo corso il cui “radicamento sul territorio, secondo Maio, è di natura clientelare può essere vinta grazie al fatto che Potere al Popolo si compone di persone e componenti di movimenti e di realtà sociali che hanno nel tempo costruito una forte presenza nei quartieri popolari contribuendo in maniera valida a dare voce ai problemi sociali, ad affrontarli in maniera alternativa sotto la spinta del mutualismo e della solidarietà come le scuole popolari e gli ospedali popolari.”