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BORGO VECCHIO: RAGAZZINO ARRESTATO PER ESTORSIONE

Aveva il compito di intimidire i commercianti

PALERMO – Un ragazzino ancora minorenne è stato arrestato con l’accusa di estorsione continuata in concorso con l’aggravante di aver agito per agevolare la mafia. Il suo compito era quello di “far ragionare” i commercianti che non volevano pagare il pizzo. Il ragazzino lavorava per conto della rete di Cosa Nostra. I carabinieri hanno scoperto che il minorenne ha convinto un esercente di Borgo Vecchio a pagare la somma che gli aveva richiesto. Per convincerlo aveva, in diverse occasioni, messo catena e lucchetto alla grata del negozio e cosparso di colla le serrature.

Proprio ieri sono state arrestate altre 17 persone.  In un maxiblitz i Carabinieri di Palermo all’alba di ieri hanno smantellato la mafia di Borgo Vecchio. Gli indagati sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, rapina, illecita detenzione di armi e munizioni e fittizia intestazione di beni.

Il ragazzino per conto del clan Cosa Nostra avrebbe intimidito il commerciante e danneggiato le sua attività. Alla fine il commerciante ha ceduto versando periodicamente 500 euro agli estortori di Borgo Vecchio. Varie testimonianze hanno confermato il reato commesso dal ragazzino. Oggi per lui sono scattate le manette.

I carabinieri hanno trovato un libro mastro contenente tutti i nomi dei commercianti e dei negozi da cui prendere il denaro, le cifre riscosse e chi le aveva ritirate. Sono inoltre finite sotto sequestro anche diverse attività commerciali riconducibili a Cosa nostra, ma intestate a prestanome e che sarebbero servite anche per riciclare denaro.

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