Emanuele, il giovane cantante trevigiano presenta il suo brano a papa Francesco
Sabato in Vaticano canterà "Ho tutto" il suo primo brano inedito
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TREVISO - Continua la storia in musica di Emanuele Conte, il giovanissimo cantante e autore trevigiano quasi 21enne e residente a Santandrà di Povegliano, che presenterà il suo primo brano inedito "Ho Tutto" alla presenza del Santo Padre, Papa Francesco, durante l'appuntamento “NOI PER Unici,Solidali,Creativi” che si terrà in Vaticano sabato 6 ottobre a partire dalle 17.00 nell'aula Paolo VI, in occasione del Sinodo dei Giovani.
L'evento sarà trasmesso in diretta televisiva da TV2000 e Rai1 all'interno della trasmissione "A Sua Immagine" e coinvolgerà moltissimi attori, ballerini e cantanti, tra i quali Emanuele Conte.
Il brano "Ho Tutto" arrangiato dal maestro Emanuele Chirico e che vede la straordinaria collaborazione per la parte acustica del chitarrista Luca Colombo, è stato scritto da Emanuele Conte ed è ispirato alla storia della beata Chiara Luce Badano, come ricordano le intense parole del ritornello "e corro e ti stringo la mano, se molli la presa il traguardo è lontano, nemmeno morire mi può spaventare, lo dico deciso: ho già tutto, ho il paradiso”.
Il brano farà parte del primo EP, l'album di presentazione a cui Emanuele Conte e il suo staff stanno lavorando, che sarà lanciato in tutte le piattaforme digitali a novembre e che sarà presentato live con il concerto già fissato per sabato 15 dicembre nella suggestiva location del Teatro Magno di Castelbrando a Cison di Valmarino.
Continua così la storia di Emanuele Conte, da sempre appassionato di canto. Nel 2013 l’ingresso nella band pop “Oltre L’Eden” gli consente di iniziare un percorso artistico che lo porta ad esibirsi in oltre 50 date l’anno e farsi conoscere in vari locali e piazze: la cosiddetta “vera gavetta” vissuta con passione ed entusiasmo assieme al resto del gruppo. Contemporaneamente si dedica al perfezionamento del canto e allo studio della chitarra.
Nell’estate 2016 è tra i protagonisti del musical "A&C - non esiste un amore più grande” a cui è collegato un progetto educativo e sociale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca e presentato in teatri della Capitale e in significativi contesti quali il Carcere di Milano Bollate. Questa esperienza artistica produce in Emanuele una spinta decisiva a comporre e scrivere musica propria. Da qui l’avvicinamento al Cet di Mogol dove ha la possibilità di farsi conoscere e partecipare a varie “Master Class”.