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Cronaca

Olbia: scarcerati tre presunti terroristi

Olbia: scarcerati tre presunti terroristi
Olbia: scarcerati tre presunti terroristi
Dénise Meloni

Pubblicato il 13 January 2018 alle 12:32

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Olbia, 13 Gennaio 2017- Sono stati scarcerati tre presunti terroristi della cellula sarda Al Quaeda :M.S., Z. A. e M. N. I primi due hanno la residenza ad Olbia. La Corte d'Assise di Sassari, ha accolto le richieste dei difensori, a cui ha aderito anche il pubblico ministero, che ne ha disposto l'immediata scarcerazione. I tre ai quali è stata concessa la scarcerazione immediata sono figure di secondo piano. Questo aspetto è stato fondamentale per la decisione dei giudici che hanno fissato la revoca cautelare.

E' stata invece respinta la richiesta di scarcerazioneper gli elementi ritenuti piùpericolosi a partire dall'Imam H. M.Zulkifal. L'operazione della Dda di Cagliari e della Digos della questura di Sassari si era conclusa con l'arresto di undici presunti terroristi pachistani accusati di far parte della cellula sarda di Al Qaeda, tutti detenuti da quasi tre anni nel carcere di Bancali. Il procedimento penale andrà avanti sino alla prossima primavera. E' prevista infatti la conclusione dell' istruttoria dibattimentale che sta impegnando,dall'ottobre del 2016, le parti e i giudici della corte di Assise di Sassari, presieduta da Pietro Fanile.

Sono servite sedici udienze per poter ricostruire la genesi della presunta cellula terroristica che aveva fondato le sue radici a Olbia, dove S. W. K. aiutato dai suoi familiari gestivano una attività commerciale che, stando alla tesi dell'accusa, aveva distinti obiettivi: la raccolta di fondi illegali per il sostegno della comunità mediorientale, soldi destinati al finanziamento delle scuole in Pakistan., col fine di insegnare il Corano. La copertura per il traffico di immigrati clandestini e,infine, obiettivo gravissimo sostenuto dall'accusa, la pianificazione di diversi attentati in Pakistan, il più grave dei quali, quello contro un mercato pubblico a Peshwar, nell'ottobre 2009, quando persero la vita centinaia di persone tra i quali decine di bambini.