Attacco hacker allʼOpac, accuse alla Russia

Dopo Londra, anche l’Unione Europea accusa la Russia di cyberattacco. Il caso in questione riguarda l’hackeraggio attribuito all’intelligence militare russa contro l’Opac, l’Agenzia per la proibizione delle armi chimiche, che ha sede all’Aja. Si registra l’intervento del presidente de Consiglio Ue Donald Tusk e della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, oltre all’alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la Sicurezza Federica Mogherini. “Esprimiamo – sostengono – seria preoccupazione per questo tentativo di minare l’integrità dell’Opac, un atto aggressivo che dimostra disprezzo e che danneggia il diritto e le istituzioni internazionali”.

Frattanto, l’Olanda ha annunciato di avere espulso quattro funzionari dei servizi segreti di Mosca sospettati di essere gli hacker responsabili dell’assalto. Inoltre, le autorità olandesi hanno convocato l’ambasciatore russo. Secondo la ricostruzione della stampa dei Paesi Bassi si tratterebbe di una ritorsione per l’intervento dell’Opac sia nelle indagini relative all’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal, sia in quelle sui presunti attacchi chimici di Assad in Siria.

Mosca ha smentito ogni coinvolgimento nel cyberattacco, denunciando il fatto che “la spia mania in Occidente stia crescendo”. Ma secondo l’Unione Europea il coinvolgimento del Cremlino è ormai certo. Persino il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha invitato la Russia a fermare la propria condotta “spericolata, che comprende anche l’uso della forza contro i suoi vicini, tentata interferenza nei processi elettorali e diffuse campagne di disinformazione”.

Aggiornato il 05 ottobre 2018 alle ore 17:27