Salvini non molla Berlusconi

Le consultazioni sono finite e il centrodestra sembra reggere l’urto. Unito e pronto alla lotta senza trascurare l’alleato. Matteo Salvini rivendica di essere stato coerente e rispettoso del voto degli italiani, decidendo di non rompere la coalizione di centrodestra.

Nei 5 stelle viene descritto come un po’ bipolare. Tra queste due immagini, che rappresentano punti di vista de facto confliggenti, si è mosso Salvini nel giorno del terzo e ultimo giro di consultazioni. Dopo i due vertici con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, nella notte prima di salire al Colle, in cui si è accertato che il presidente di Forza Italia non aveva alcuna intenzione di fare un passo a lato come chiesto dal Movimento di Beppe Grillo per dar vita a un governo insieme, il segretario leghista ha incontrato Luigi Di Maio, insieme al suo vice Giancarlo Giorgetti, negli uffici del partito a Montecitorio.

Insieme al capo politico dei 5 Stelle, Salvini ha concordato che, fallito ogni tentativo di esecutivo insieme, la data migliore per andare al voto sarebbe stata l’8 luglio. Poi si è collegato in diretta Facebook con i suoi sostenitori. “Sono pronto a querelare chi del Fatto Quotidiano dice che Salvini non è libero di scegliere, perché ricattato, minacciato”, ha scandito, smentendo una volta per tutte le ricostruzioni in merito a una presunta dipendenza economica della Lega a Berlusconi, legata a una vecchia fideiussione sul simbolo del partito.

“Sono un uomo libero: nessuno ci ha mai dato una lira, non sono sotto minaccia”, ha aggiunto. “Gli armadi sono apertissimi e trasparenti. Le scelte che faccio sono di coerenza, lealtà, dignità e di rispetto del voto degli italiani”, ha aggiunto.

Aggiornato il 08 maggio 2018 alle ore 12:20