È la Lega il centrodestra

Piaccia o no, è da parecchio che il popolo di centrodestra si è stretto intorno alla Lega di Matteo Salvini. Qui non si tratta ovviamente di escludere distinzioni e diverse sfumature di pensiero, ma si tratta di capire e interpretare la fase storico-politica che sta attraversando il nostro Paese.

Del resto in passato, almeno fino alla sciagurata esperienza del Governo tecnico guidato da Mario Monti, è stato Silvio Berlusconi con Forza Italia a guidare danza e coalizioni. Poi inevitabilmente, per via di una serie di sbagli imperdonabili, primo tra tutti il sostegno a Monti e il patto con Matteo Renzi, è iniziato il tramonto e il distacco dal sentimento della gente. Insomma, il Cavaliere, al quale continuiamo a volere bene, ha insistito a dare retta sia ai consiglieri sbagliati sia a suggestioni agonizzanti. Ecco perché anno dopo anno Forza Italia si è sgretolata a vantaggio della Lega oppure della schiera astensionista. Inutile oggi fare l’elenco delle sciocchezze consigliate al Cavaliere che hanno segnato l’inizio della fine del Popolo della Libertà e della sua leadership, perché nulla cambierebbe rispetto a ciò che è accaduto. Ma tant’è.

Come se non bastasse, in questi anni il sentimento degli italiani è cambiato progressivamente, per via delle ulteriori sciocchezze, per non dire scelleratezze, compiute dal centrosinistra e da tutti i tromboni cattocomunisti. Le scelte di Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, sostenuti dalla platea radical chic di benpensanti, hanno esasperato e definitivamente sdoganato dalla suggestione tanto il Paese quanto i cittadini. Potremmo dire che l’emancipazione dalle ipocrisie cattocomuniste ha aumentato la massa della “iconostasi”, delle persone al di qua della balaustra, di tutti quelli che pensano e non si lasciano imbrogliare; di chi insomma non ne può davvero più. Altro che populismo!

Ecco perché Forza Italia si è logorata ed ecco perché il suo consenso si è sgretolato a vantaggio di Salvini. Ascoltare Napolitano, sostenere Monti, Letta o inciuciare con Renzi e Gentiloni è stato imperdonabile dagli elettori. Salvini ha saputo offrire un’alternativa di pensiero e di condotta, ha saputo contrastare i cattocomunisti e le loro ipocrisie, ha intrapreso per primo un confronto contro il plagio e le bugie del centrosinistra, dei postcomunisti e dei buffoni radical chic. Per questo il centrodestra oggi è suo, per questo la gente lo segue e lo apprezza. Certo ancora serve tanto, ancora dovrà superare esami, crescere, studiare e migliorare, dipenderà da lui e da chi si è messo intorno. A Silvio Berlusconi resta l’unica possibilità di cambiare davvero, rivoluzionare Forza Italia a partire dai vecchi personaggi “accanto”, aprirsi insomma a quel pensiero liberale e laico di cui così tanto ha parlato e così poco praticato. Purtroppo.

Aggiornato il 31 luglio 2018 alle ore 12:20