Flat Tax al 15%, la proposta in Parlamento

Mentre il governo gialloverde litiga sulle grandi opere, arriva un’altra spinosa questione all’ordine del giorno. Oggi arriva in Parlamento il disegno di legge sulla flat tax. Ne parla il Corriere della Sera. E non è una proposta del governo. Il testo porta la firma dei senatori di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Una misura che potrebbe trasformarsi in un suggerimento indiretto proprio per l’Esecutivo. La flat tax di Fratelli d’Italia ha una particolarità: la tassa piatta con un’aliquota unica al 15 per cento che si applicherebbe solo al cosiddetto reddito incrementale. La proposta, primo firmatario il senatore Andrea De Bertoldi, potrebbe far emergere un po’ di evasione fiscale. Ma, soprattutto, avrebbe il vantaggio di rendere meno costosa una riforma che altrimenti rischia di non essere compatibile con gli equilibri di bilancio.

In realtà l’ipotesi di applicare la tassa piatta solo ai redditi incrementali era già stata presa in considerazione dopo le elezioni da tutto il centrodestra, visto che si trattava di un’operazione sostenuta dall’intera coalizione con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Applicata solo agli aumenti di reddito, la flat tax potrebbe così partire in via sperimentale per poi essere estesa negli anni successivi. Resta un’incognita però: il meccanismo potrebbe violare il principio costituzionale della progressività del sistema fiscale. Chi ha un reddito di 80mila euro, pagherebbe l’aliquota marginale del 43%, la più alta oggi prevista. Ma se l’anno successivo il suo reddito dovesse salire a 90mila euro, su quei 10mila euro in più, l’aliquota scenderebbe al 15 per cento. Ora la palla passa al Parlamento.

Aggiornato il 07 agosto 2018 alle ore 12:12