cultura

Riapre al culto la Chiesa di San Giorgio, ferita dal sisma nel 2016

sabato 29 settembre 2018
di Davide Pompei
Riapre al culto la Chiesa di San Giorgio, ferita dal sisma nel 2016

Consolidamento strutturale dell'edificio in muratura continua di pietra calcarea coperto con volte a crociera e travatura lignea, restauro artistico delle opere presenti, nuovo sistema di amplificazione, nuovo impianto elettrico per l'automazione delle campane. Interventi importanti per un importo che supera i 100.000 euro realizzati con fondi messi a disposizione della Conferenza Episcopale Italiana dall'8xmille, da proventi assicurativi e da disponibilità della Parrocchia di San Giorgio che finalmente si riappropria del suo simbolo per tornare a farne punto d'incontro della comunità.

Sanate le ferite arrecate dal sisma del 2016, la Chiesa di San Giorgio che si incontra a Todi, scendendo lungo Via di Porta Fratta, è tornata a riaprire ufficialmente i battenti venerdì 28 settembre. Lo ha fatto con una conferenza di presentazione aperta dai saluti di don Francesco Valentini, parroco nonché  direttore dell'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, nel corso del quale l'ingegnere Massimiliano Scimmi e l'architetto Daniela Mantilacci hanno illustrato i lavori di ristrutturazione e consolidamento statico, eseguiti dall'Impresa "Edilizia Sassonia".

Su progetto dello Studio Tecnico Associato "Dmf", di cui fa parte anche il geometra Fabrizio Ricci. I tecnici della Ditta "Ikuvium" di Gubbio si sono soffermati anche sul restauro che ha interessato le opere d'arte mobili dell'antica chiesa, citata nei documenti sin dall'inizio dell'XI secolo ma con un interno quasi completamente alterato nel corso dei secoli. Affidata all'archivista Francesco Campagnani, la ricostruzione di vicende ed aspetti socio-culturali legati alla chiesa, tra storia, arte e devozione. Non solo, dunque, restauro e risanamento conservativo ma anche occasione di approfondimento.

Il consolidamento ha interessato anche le coperture e la messa in sicurezza del piccolo campanile. Contestualmente agli interventi di ripristino strutturale della muratura, stuccattura delle facciate e tinteggiatura, sono stati eseguiti anche lavori di adeguamento del presbiterio, trattamento delle mattonelle in cotto del pavimento. Circa otto mesi di lavoro per vedere un gioiello tornare a splendere. "L'ambiente liturgico, intonacato e tinteggiato, si presenta ad aula unica, senza abside, coperta con volte a crociera a tutto sesto, con sottarchi sorretti da paraste, laterali ed angolari, di stile tuscanico, così come il sovrastante fascione.

Sei nicchioni, definiti da un secondo ordine di paraste ed archi tuscanici, completano l'impianto planivolumetrico. L'ambiente prende luce dalle ampie aperture collocate nelle lunette laterali delle volte. Le pareti esterne sono murate con conci di pietra calcarea a facciavista". Oltre al portale lunettato e al piccolo rosone, entrambi con cornici in pietra, "in alto a destra si trova inserito il resto di una iconostasi dell'XI secolo, con i simboli degli evangelisti Marco e Luca. Ancora più a destra, protetto da una tettoia, l'affresco anonimo della Madonna col Bambino e San Giorgio. A sinistra dell'attuale portale di accesso, un precedente ingresso tamponato, con arco ogivale".

E mentre prende forma il progetto per la riqualificazione dell'area sportiva e verde adiacente al Complesso di Santo Stefano promossa dalla Parrocchia e supportata con iniziative di raccolte-fondi dai cittadini, le porte della Chiesa di San Giorgio torneranno ad aprirsi domenica 30 settembre alle 15.30 per l'intrattenimento musicale dell'Ensemble Crispolti – Carlo Della Giacoma che precede la messa delle 16 nel corso della quale monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto – Todi consacrerà il nuovo altare che restituisce formalmente al culto la chiesa. A seguire, un momento conviviale e di festa intorno a un simbolo ritrovato.