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Dario Ballantini al Mancinelli: "Sul palco (e addosso) porto il Lucio Dalla più autentico"

sabato 15 settembre 2018
di Davide Pompei
Dario Ballantini al Mancinelli: "Sul palco (e addosso) porto il Lucio Dalla più autentico"

Più che un incontro, un intreccio di esistenze. E di vite artistiche "che – riconosce oggi – hanno dell'incredibile". Quelle di un fan giovanissimo e pittore in erba, prima ancora che trasformista, comico, pittore, attore e imitatore tra i più famosi con il suo idolo, un'icona della musica italiana rimasta tale come Lucio Dalla che, vent'anni dopo, vicendevolmente finì per interessarsi alla sua pittura e a quell'arte camaleontica del mutare forma.

Noto al grande pubblico soprattutto per la collaborazione con il programma televisivo "Striscia la Notizia" nella veste di inviato, l'artista livornese Dario Ballantini riporta sul palco posture, atteggiamenti e virtuosismi vocali del cantautore bolognese scomparso sei anni fa, eppure ancora fortemente presente. Non solo nelle sue giornate, non solo in Piazza Grande.

"L'intento – mette subito in chiaro – non è tanto quello didascalico di mantenere viva una memoria, quanto di far conoscere la bellezza sommersa di una figura completa e complessa come quella di Lucio, soprattutto quello degli inizi. Molti credono sia solo l'interprete di 'Caruso' e 'Attenti al Lupo' sottovalutando peraltro la forza di quei testi, ma la sua carriera parte negli anni '70 con il cantautorato, con l'impegno civico".

Nasce, dunque, prima di tutto da un'amicizia, "Da Balla a Dalla. Storia di un'imitazione vissuta", l'originale spettacolo da lui scritto e cantato che approda in Umbria sabato 15 settembre alle 21.30 sul palco del Teatro Mancinelli di Orvieto. Un omaggio all'amico, senza retorica o lontano da stucchevoli intenti celebrativi che lo stesso protagonista involontario di tanta attenzione non avrebbe gradito.

Un progetto firmato dal regista Massimo Licinio che passa per la trasformazione "dal vivo" in Dalla, indossando cappelli e maglioni ed effettuando cambi d'abito - i costumi sono di Cinzia Ferraguti - per rievocare almeno cinque fasi di un percorso d'artista, a volte anche controverso, nello dimensione intima del teatro, preferibile al consumo rapido della televisione. Su tutto, le canzoni. Sono 14 quelle scelte per essere reinterpretate, attingendo ad una produzione artistica sterminata, e cantate con voce sorprendentemente fedele all’originale sotto la direzione musicale di Francesco Benotti.

"Una playlist personale – anticipa Ballantini – che, almeno nella prima parte dello spettacolo, volutamente rifugge i brani più noti. L'accenno di 'Caruso' si innesta così in '4 marzo 1943', di altri pezzi se ne parla e basta. Lo spettacolo è già stato apprezzato da tanti colleghi vicini a Lucio, come Ron. Una volta si è unita sul palco anche Iskra Menarini, la storica corista di 'Attenti al Lupo'. È stato un momento bellissimo. Nel panorama musicale attuale difficile dire se ce sia o meno un erede. Dovendo trovare dei nomi, penso a due emiliani come Samuele Bersani e Cesare Cremonini ma anche Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Francesco Gabbani".

Il ricordo di Dalla è pronto, dunque, a passare per il racconto di vita vera di Ballantini che ne aveva fatto il soggetto di mille ritratti. In qualche modo, ci saranno anche quelli sul palco. Preludio alla Stagione Teatrale – attesa per martedì 18 settembre al Ridotto del Teatro Mancinelli, alla presenza dei rappresentanti di Comune e TeMa, la presentazione alla stampa – l'appuntamento è inserito all'interno di #FolkFest2018, il nuovo circuito interregionale di musica e cultura folk.

Un contenitore, quest'ultimo, di eventi e iniziative culturali di vario genere che proseguirà sabato 22 settembre ancora nel segno delle note d'autore con "Perché non canti più", il concerto-spettacolo che porta sul palco la romana Cecilia Cipressi in arte Syria e Pino Strabioli, responsabile della Direzione Artistica del Mancinelli, per l'omaggio ad una delle più influenti rappresentanti della musica popolare italiana come Gabriella Ferri. I biglietti sono già disponibili al Botteghino del Teatro, aperto dal mercoledì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18, e online su www.ticketitalia.com.

Per ulteriori informazioni:
0763.340493 – biglietteria@teatromancinelli.it